La sicurezza energetica e la mitigazione del cambiamento climatico sono attualmente gli aspetti principali della politica energetica dell’Unione Europea (UE). Infatti, l’UE ha stabilito l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, le emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, di portare la quota delle energie rinnovabili al 20% del proprio fabbisogno e di aumentare l’efficienza energetica del 20% (Consilio dell’Unione Europea 2008). A livello europeo, si stima che le biomasse possano rappresentare il 51% delle energie rinnovabili entro il 2020, quota che raggiunge l’81% se si considera la sola produzione di calore per riscaldamento domestico (Beurskens et al. 2011). Pertanto, le foreste sono considerate un’importante risorsa per raggiungere tali obiettivi strategici sebbene al momento le stime relative a quanto legno a scopi energetici sia effettivamente ricavabile dalla gestione forestale siano alquanto discordanti tra loro e non sempre tengano conto degli effettivi limiti ecologici, ambientali ed economici. Infatti, la reale disponibilità di legno per scopi energetici è data dalla differenza tra la disponibilità teorica legata all’accrescimento delle foreste e tali limiti. In particolare, il materiale legnoso sarà effettivamente disponibile solo quando è economicamente conveniente la sua mobilitazione dal bosco. Per questo motivo, il presente studio ha creato, in ambiente GIS, un sistema di supporto al decisore tecnico-politico che consenta lo sviluppo di scenari di possibile utilizzo della biomassa legnosa per scopi energetici in Friuli Venezia Giulia prendendo in considerazione le possibili limitazioni ecologiche, ambientali ed economiche allo sfruttamento di tali risorse. In particolare, sulla base di 378 punti inventariali sparsi per la Regione, è stata realizzata una carta della biomassa forestale utilizzando il metodo non parametrico k-Nearest Neighbors (k-NN) che è poi stata validata utilizzando 485 particelle dei piani di gestione forestale sottoposte al cavallettamento totale. Quindi, per l’area compresa nella Comunità Montana della Carnia, si è proceduto a determinare la quantità di biomassa effettivamente disponibile in quanto: (i) non sottoposta a vincoli di natura ambientale (ad es., aree Natura2000); (ii) raggiungibile ed estraibile in base alla densità viaria, alle caratteristiche morfologiche del terreno (in particolare pendenza) ed alle diverse possibili tipologie di cantiere forestale. Ciò ha consentito una stima della massima biomassa estraibile nell’area di studio e lo sviluppo di possibili scenari di utilizzo della stessa applicando diversi saggi di utilizzazione.

Sviluppo di un sistema decisionale in ambiente GIS per la stima della disponibilità di biomasse legnose per scopi energetici in Friuli Venezia Giulia

MUZZOLINI, Valeria;ALBERTI, Giorgio;CIVIDINO, Sirio Rossano Secondo;SIGURA, Maurizia;DANELON, Matteo;PERGHER, Gianfranco
2013-01-01

Abstract

La sicurezza energetica e la mitigazione del cambiamento climatico sono attualmente gli aspetti principali della politica energetica dell’Unione Europea (UE). Infatti, l’UE ha stabilito l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, le emissioni di gas serra del 20% rispetto al 1990, di portare la quota delle energie rinnovabili al 20% del proprio fabbisogno e di aumentare l’efficienza energetica del 20% (Consilio dell’Unione Europea 2008). A livello europeo, si stima che le biomasse possano rappresentare il 51% delle energie rinnovabili entro il 2020, quota che raggiunge l’81% se si considera la sola produzione di calore per riscaldamento domestico (Beurskens et al. 2011). Pertanto, le foreste sono considerate un’importante risorsa per raggiungere tali obiettivi strategici sebbene al momento le stime relative a quanto legno a scopi energetici sia effettivamente ricavabile dalla gestione forestale siano alquanto discordanti tra loro e non sempre tengano conto degli effettivi limiti ecologici, ambientali ed economici. Infatti, la reale disponibilità di legno per scopi energetici è data dalla differenza tra la disponibilità teorica legata all’accrescimento delle foreste e tali limiti. In particolare, il materiale legnoso sarà effettivamente disponibile solo quando è economicamente conveniente la sua mobilitazione dal bosco. Per questo motivo, il presente studio ha creato, in ambiente GIS, un sistema di supporto al decisore tecnico-politico che consenta lo sviluppo di scenari di possibile utilizzo della biomassa legnosa per scopi energetici in Friuli Venezia Giulia prendendo in considerazione le possibili limitazioni ecologiche, ambientali ed economiche allo sfruttamento di tali risorse. In particolare, sulla base di 378 punti inventariali sparsi per la Regione, è stata realizzata una carta della biomassa forestale utilizzando il metodo non parametrico k-Nearest Neighbors (k-NN) che è poi stata validata utilizzando 485 particelle dei piani di gestione forestale sottoposte al cavallettamento totale. Quindi, per l’area compresa nella Comunità Montana della Carnia, si è proceduto a determinare la quantità di biomassa effettivamente disponibile in quanto: (i) non sottoposta a vincoli di natura ambientale (ad es., aree Natura2000); (ii) raggiungibile ed estraibile in base alla densità viaria, alle caratteristiche morfologiche del terreno (in particolare pendenza) ed alle diverse possibili tipologie di cantiere forestale. Ciò ha consentito una stima della massima biomassa estraibile nell’area di studio e lo sviluppo di possibili scenari di utilizzo della stessa applicando diversi saggi di utilizzazione.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1041559
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