A causa della constatazione della difficoltà di concreta attuazione di tutti i diritti riconosciuti nello strumento convenzionale della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie che dipende dalla discrezionalità degli Stati membri e non prevede una tutela collettiva della minoranza quale un vero e proprio diritto autonomo ad una propria rappresentanza politica, si sono richiamate le principali sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per cercare di verificare possibili traiettorie giurisprudenziali espansive. Dopo aver richiamato le integrazioni del Trattato di Lisbona in materia di tutela delle minoranze e delle specificità degli Stati membri, la ricerca ha individuato una possibile tendenza espansiva nel riconoscimento normativo (c.d criteri di Copenaghen e Trattato di Lisbona) e giurisprudenziale di un diritto europeo di tutela delle minoranze (linguistiche e nazionali) discendente dai Trattati europei e non più limitato dalla possibile interpretazione restrittiva del limite dell’accessorietà dell’articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

G. Cevolin Diritti linguistici e giurisprudenza europea, in CRESSATI C. e STOLFO M., Lingue, diritti, cittadinanza. Friuli-Venezia Giulia, Italia, Europa, Mediterraneo, Atti del convegno internazionale di studi Vent’anni di carta europea delle lingue regionali o minoritarie, Udine 6-7 giugno 2013, Forum, Udine, 2014, pp. 71-78.

CEVOLIN, Guglielmo
2014-01-01

Abstract

A causa della constatazione della difficoltà di concreta attuazione di tutti i diritti riconosciuti nello strumento convenzionale della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie che dipende dalla discrezionalità degli Stati membri e non prevede una tutela collettiva della minoranza quale un vero e proprio diritto autonomo ad una propria rappresentanza politica, si sono richiamate le principali sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo e della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per cercare di verificare possibili traiettorie giurisprudenziali espansive. Dopo aver richiamato le integrazioni del Trattato di Lisbona in materia di tutela delle minoranze e delle specificità degli Stati membri, la ricerca ha individuato una possibile tendenza espansiva nel riconoscimento normativo (c.d criteri di Copenaghen e Trattato di Lisbona) e giurisprudenziale di un diritto europeo di tutela delle minoranze (linguistiche e nazionali) discendente dai Trattati europei e non più limitato dalla possibile interpretazione restrittiva del limite dell’accessorietà dell’articolo 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
2014
978-88-8420-840-8
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