«A volte esplicitamente espresso, a volte celato e resistentemente riparato anche dagli affondi delle analisi più brusche o cattivanti, a volte velleitariamente sbandierato, il rapporto di mimesi fra cinema e musica e non meno il suo rovescio, il rapporto di mimesi fra musica e cinema, è un gran bel campo di azione critica. Lo è stato e lo sarà sempre di più». Così scriveva Giovanni Morelli presentando il ciclo Stentoree mimesi. I grandi personaggi della musica catturati dalla rappresentazione cinematografica alla Cineteca Pasinetti di Venezia. L’arte di filmare la musica, non a caso, ha affascinato e coinvolto il cinema sin dalle sue origini ispirando atteggiamenti quanto mai diversi che nel corso dell'articolo sono circoscritti all’interno di alcune categorie per definire un universo quanto mai poliedrico e variegato.
Filmare la musica. La macchina da presa di fronte all'oggetto sonoro
CALABRETTO, Roberto
2016-01-01
Abstract
«A volte esplicitamente espresso, a volte celato e resistentemente riparato anche dagli affondi delle analisi più brusche o cattivanti, a volte velleitariamente sbandierato, il rapporto di mimesi fra cinema e musica e non meno il suo rovescio, il rapporto di mimesi fra musica e cinema, è un gran bel campo di azione critica. Lo è stato e lo sarà sempre di più». Così scriveva Giovanni Morelli presentando il ciclo Stentoree mimesi. I grandi personaggi della musica catturati dalla rappresentazione cinematografica alla Cineteca Pasinetti di Venezia. L’arte di filmare la musica, non a caso, ha affascinato e coinvolto il cinema sin dalle sue origini ispirando atteggiamenti quanto mai diversi che nel corso dell'articolo sono circoscritti all’interno di alcune categorie per definire un universo quanto mai poliedrico e variegato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.