L’articolo si focalizza sul contributo che gli studi urbani possono offrire alla ricerca pedagogica in contesti di apprendimento non formali e informali in ambienti urbani eterogenei. Viene fatto riferimento, in questa prospettiva, a una ricerca sugli aspetti pedagogici di spazi ludici urbani quali parchi pubblici e campi da gioco nei quali i migranti giocano a cricket in alcune aree urbane del Nord-Est italiano. L’articolo inizia con una breve descrizione del contesto della ricerca. Vengono poi tratteggiate due prospettive analitiche tratte dagli studi urbani: la prospettiva dell’intersezionalità e quella della territorializzazione delle differenze (basata sulla cosiddetta “spatial turn” nella ricerca in ambito urbano). Queste prospettive analitiche vengono utilizzate per sottolineare il ruolo che gli spazi ludici urbani (come parchi pubblici e campi da gioco) svolgono nei processi di formazione dell’identità dei giovani migranti e postmigranti nel Nord-Est italiano. L’articolo infine presenta alcune prospettive di ricerca pedagogica sull’apprendimento in ambiti urbani eterogenei: in particolare viene suggerita l’importanza di condurre ulteriori e più approfondite analisi sulla nostra comprensione del concetto di “comunità” entro comunità di pratica come quelle alle quali prendono parte i giocatori di cricket migranti e postmigranti.

I luoghi del gioco tra studi urbani e ricerca pedagogica

ZOLETTO, Davide
2015-01-01

Abstract

L’articolo si focalizza sul contributo che gli studi urbani possono offrire alla ricerca pedagogica in contesti di apprendimento non formali e informali in ambienti urbani eterogenei. Viene fatto riferimento, in questa prospettiva, a una ricerca sugli aspetti pedagogici di spazi ludici urbani quali parchi pubblici e campi da gioco nei quali i migranti giocano a cricket in alcune aree urbane del Nord-Est italiano. L’articolo inizia con una breve descrizione del contesto della ricerca. Vengono poi tratteggiate due prospettive analitiche tratte dagli studi urbani: la prospettiva dell’intersezionalità e quella della territorializzazione delle differenze (basata sulla cosiddetta “spatial turn” nella ricerca in ambito urbano). Queste prospettive analitiche vengono utilizzate per sottolineare il ruolo che gli spazi ludici urbani (come parchi pubblici e campi da gioco) svolgono nei processi di formazione dell’identità dei giovani migranti e postmigranti nel Nord-Est italiano. L’articolo infine presenta alcune prospettive di ricerca pedagogica sull’apprendimento in ambiti urbani eterogenei: in particolare viene suggerita l’importanza di condurre ulteriori e più approfondite analisi sulla nostra comprensione del concetto di “comunità” entro comunità di pratica come quelle alle quali prendono parte i giocatori di cricket migranti e postmigranti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1086539
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