A un secolo dagli “Studi sul Canzoniere di Dante” di Barbi, se per il Duecento si è giunti a un soddisfacente livello di conoscenza della tradizione, per le generazioni poetiche successive molto lavoro resta da fare. Solo in anni recenti, dopo la monumentale edizione delle rime di Dante, si è ripreso a mettere ordine nella ‘palude’ della poesia trecentesca, a pubblicarne i testi secondo criteri scientifici e a cercare nuove chiavi interpretative per raccontarne la storia. Attraverso una serie di esempi derivati dalle ricerche svolte per il progetto TraLiRO, il contributo esamina alcune tendenze della tradizione della lirica italiana, mostrando gli effetti dell’assenza di cesure significative nella produzione e nella ricezione dei testi nei primi quattro secoli (XIII-XVI). Concentrandosi in particolare sulla generazione operante nei decenni centrali del Trecento in ambito toscano, si evidenziano le potenzialità storiografiche di un approccio basato sull'analisi sistematica della tradizione manoscritta.

Nella «palude dei canzonieri antichi». Osservazioni sulla tradizione della poesia italiana del Trecento

DECARIA, Alessio
2015-01-01

Abstract

A un secolo dagli “Studi sul Canzoniere di Dante” di Barbi, se per il Duecento si è giunti a un soddisfacente livello di conoscenza della tradizione, per le generazioni poetiche successive molto lavoro resta da fare. Solo in anni recenti, dopo la monumentale edizione delle rime di Dante, si è ripreso a mettere ordine nella ‘palude’ della poesia trecentesca, a pubblicarne i testi secondo criteri scientifici e a cercare nuove chiavi interpretative per raccontarne la storia. Attraverso una serie di esempi derivati dalle ricerche svolte per il progetto TraLiRO, il contributo esamina alcune tendenze della tradizione della lirica italiana, mostrando gli effetti dell’assenza di cesure significative nella produzione e nella ricezione dei testi nei primi quattro secoli (XIII-XVI). Concentrandosi in particolare sulla generazione operante nei decenni centrali del Trecento in ambito toscano, si evidenziano le potenzialità storiografiche di un approccio basato sull'analisi sistematica della tradizione manoscritta.
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