Il presente studio si propone di verificare se le banche "ambidestre" sul fronte della domanda, ossia quelle che bilanciano il servizio a clienti consolidati e a clienti nuovi - nel senso di imprese di nuova costituzione - conseguano performance (in termini di Return on Asset) superiori e se le risorse immateriali costituiscano un fattore di moderazione della relazione fra "ambidexterity" e performance. Uno studio empirico di tipo longitudinale su un campione di 67 banche norvegesi nel periodo 1996-2003 rivela che l'attitudine di una banca a essere ambidestra produce un impatto positivo sulle sue performance la cui entità dipende dall'incertezza del contesto in cui la banca stessa svolge la sua attività, misurata dall'incidenza delle immobilizzazioni immateriali sull'attivo di bilancio delle imprese clienti.

Nella letteratura manageriale e organizzativa è da tempo in corso un ampio dibattito in merito ai vantaggi, in termini di performance economiche e competitive, che derivano alle imprese dall’essere ambidestre, ossia capaci di esplorare nuove competenze e, simultaneamente, di sfruttare quelle consolidate. Nell’ambito di tale filone di studio e di ricerca il presente lavoro propone un approccio di tipo contingente all’analisi del valore e delle implicazioni per l’impresa dell’essere ambidestra. Applicando un modello di regressione di tipo longitudinale a un campione di 67 banche norvegesi osservate nel periodo 1996-2003, abbiamo trovato conferma empirica alle seguenti ipotesi: 1) le performance economiche di una banca sono tanto più elevate quanto più è ambidestra, ossia capace di instaurare nuove relazioni di clientela (con imprese di nuova costituzione) e di mantenere quelle esistenti; 2) l’impatto positivo sulle performance di una banca derivante dall’essere ambidestra è tanto più elevato quanto maggiore è il grado di incertezza che caratterizza l’ambito di operatività della banca stessa, misurato in termini di incidenza media delle immobilizzazioni immateriali sull’attivo di bilancio delle imprese clienti.

Imprese “ambidestre”, performance e risorse immateriali: uno studio longitudinale nel settore bancario

MINOJA, Mario;
2010-01-01

Abstract

Nella letteratura manageriale e organizzativa è da tempo in corso un ampio dibattito in merito ai vantaggi, in termini di performance economiche e competitive, che derivano alle imprese dall’essere ambidestre, ossia capaci di esplorare nuove competenze e, simultaneamente, di sfruttare quelle consolidate. Nell’ambito di tale filone di studio e di ricerca il presente lavoro propone un approccio di tipo contingente all’analisi del valore e delle implicazioni per l’impresa dell’essere ambidestra. Applicando un modello di regressione di tipo longitudinale a un campione di 67 banche norvegesi osservate nel periodo 1996-2003, abbiamo trovato conferma empirica alle seguenti ipotesi: 1) le performance economiche di una banca sono tanto più elevate quanto più è ambidestra, ossia capace di instaurare nuove relazioni di clientela (con imprese di nuova costituzione) e di mantenere quelle esistenti; 2) l’impatto positivo sulle performance di una banca derivante dall’essere ambidestra è tanto più elevato quanto maggiore è il grado di incertezza che caratterizza l’ambito di operatività della banca stessa, misurato in termini di incidenza media delle immobilizzazioni immateriali sull’attivo di bilancio delle imprese clienti.
2010
9788815139276
Il presente studio si propone di verificare se le banche "ambidestre" sul fronte della domanda, ossia quelle che bilanciano il servizio a clienti consolidati e a clienti nuovi - nel senso di imprese di nuova costituzione - conseguano performance (in termini di Return on Asset) superiori e se le risorse immateriali costituiscano un fattore di moderazione della relazione fra "ambidexterity" e performance. Uno studio empirico di tipo longitudinale su un campione di 67 banche norvegesi nel periodo 1996-2003 rivela che l'attitudine di una banca a essere ambidestra produce un impatto positivo sulle sue performance la cui entità dipende dall'incertezza del contesto in cui la banca stessa svolge la sua attività, misurata dall'incidenza delle immobilizzazioni immateriali sull'attivo di bilancio delle imprese clienti.
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