L’interesse per le dinamiche e i processi della memoria collettiva è oggi testimoniato da numerosi fattori convergenti, per cui il passato assume un inedito carattere di attualità in grado di condizionare pesantemente il presente. L’attuale memory boom è comprensibile rilevando come la memoria sia un fattore cruciale nella definizione delle identità e delle culture, in grado di permettere all’attore sociale – sia esso individuale o collettivo – di collocarsi e riconoscersi nel tempo e nello spazio. Declinata in modo peculiare nei differenti contesti socio-culturali, la tendenza a ristabilire la continuità con il passato, a preservarne e far conoscere le vestigia memoriali e materiali, spesso si accompagna alla volontà di riportare in superficie memorie negate, oppure relegate nei coni d’ombra delle meta-narrative pubbliche. Riferite ad alcuni casi specifici, le riflessioni contenute nel volume si rifanno sostanzialmente al dualismo senza memoria/abuso di memoria, nel tentativo di chiarire, all’epoca della mediatizzazione del ricordo, la complessità e le difficoltà del lavoro di memoria. Esso non può essere infatti relegato alla dimensione di semplice corollario scientifico, perché coinvolge la nostra stessa quotidianità: la memoria collettiva è come un prisma, in cui si riverberano immaginari, sensibilità, inquietudini sul presente e attese per il futuro.

Il prisma della memoria. Cultura, identità e mass media

Pocecco, Antonella
2017-01-01

Abstract

L’interesse per le dinamiche e i processi della memoria collettiva è oggi testimoniato da numerosi fattori convergenti, per cui il passato assume un inedito carattere di attualità in grado di condizionare pesantemente il presente. L’attuale memory boom è comprensibile rilevando come la memoria sia un fattore cruciale nella definizione delle identità e delle culture, in grado di permettere all’attore sociale – sia esso individuale o collettivo – di collocarsi e riconoscersi nel tempo e nello spazio. Declinata in modo peculiare nei differenti contesti socio-culturali, la tendenza a ristabilire la continuità con il passato, a preservarne e far conoscere le vestigia memoriali e materiali, spesso si accompagna alla volontà di riportare in superficie memorie negate, oppure relegate nei coni d’ombra delle meta-narrative pubbliche. Riferite ad alcuni casi specifici, le riflessioni contenute nel volume si rifanno sostanzialmente al dualismo senza memoria/abuso di memoria, nel tentativo di chiarire, all’epoca della mediatizzazione del ricordo, la complessità e le difficoltà del lavoro di memoria. Esso non può essere infatti relegato alla dimensione di semplice corollario scientifico, perché coinvolge la nostra stessa quotidianità: la memoria collettiva è come un prisma, in cui si riverberano immaginari, sensibilità, inquietudini sul presente e attese per il futuro.
2017
9788891762009
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