La promozione delle energie rinnovabili è una delle strategie principali della politica energetica ed ambientale dell’Unione Europea, che individua tra gli obiettivi primari per i prossimi decenni una sensibile riduzione delle emissioni in atmosfera di gas serra e una maggior sicurezza, flessibilità, diversificazione e ripartizione territoriale degli approvvigionamenti. Per raggiungere entro il 2020 il 20% della produzione di energia da fonte rinnovabile, come stabilito dai Protocolli d’Intesa siglati negli ultimi anni, considerando un aumento della richiesta di energia dal 2000 al 2030 stimato pari al 70%, occorrerà triplicare la quota di energie rinnovabili rispetto al 2007 (comprendente tutto l’idroelettrico costruito nel secolo scorso, 45 GW di eolico, 20 milioni di m² di solare, 60 MTep da biomassa). In tale contesto, l’idroelettrico assume una particolare rilevanza, rappresentando la più consistente forma di produzione di energia da fonte rinnovabile in termini di potenza istallata sia a livello mondiale che a livello nazionale. In Italia è tuttavia prevedibile, nel corso dei prossimi anni, una considerevole riduzione del contributo degli impianti attualmente operativi, in ragione di cause ambientali (riduzione della portata disponibile), tecniche (decadimento dell’efficienza delle macchine), normative (applicazione del Deflusso Minimo Vitale). Un’efficace risposta, in grado di portare a un aumento della potenza efficiente e della produzione di energia, può essere individuata nella realizzazione da un lato di impianti ex-novo ad acqua fluente di piccola taglia (più facilmente attuabili per semplicità tecnica di costruzione e gestione, minore impatto ambientale, maggiore accessibilità economico-finanziaria per gli investitori), dall’altro di interventi di riattivazione o ripotenziamento di impianti esistenti che, considerata la vetustà del parco italiano, sembrano offrire margini interessanti. Per lo sviluppo efficace di tali applicazioni, nell’ambito di un contesto economico fortemente dinamico e in continua oscillazione tra le spinte degli incentivi e le brusche frenate dell’attuale crisi finanziaria ed economica globale, occorre da un lato che gli Enti Pubblici sappiano promuoverne l’adozione attraverso opportune azioni operanti a più livelli (campagne di sensibilizzazione, riorganizzazione delle strutture tecniche finalizzata al miglioramento di trasparenza, disponibilità e accessibilità delle informazioni, semplificazione delle procedure amministrative, incentivazione di progetti-pilota); dall’altro è sempre più necessario un nuovo approccio progettuale, in cui al tradizionalmente necessario know-how tecnico si affianchino capacità di analisi economico-finanziarie (che, sin dalle prime fasi, permettano di prevedere le risorse economiche necessarie per la realizzazione delle soluzioni tecniche e di indirizzarne al contempo le scelte), competenze sugli iter concessori/autorizzativi (anche in rapporto ai vincoli legislativi/normativi), capacità sulla mitigazione degli impatti ambientali degli impianti. Il campo di indagine della ricerca è individuato dagli impianti mini idroelettrici ad acqua fluente, con particolare focus sugli impianti da medio ad alto salto e piccola portata. Dal punto di vista geografico, la ricerca approfondisce le condizioni specifiche relative al contesto italiano, con particolare focus su un’area della Provincia di Cosenza, Regione Calabria. La ricerca si occupa esclusivamente di impianti in fase di sviluppo iniziale funzionale al successivo ottenimento delle autorizzazioni, con particolare focus sul livello di approfondimento richiesto per la concessione di derivazione ad uso idroelettrico. La ricerca è finalizzata alla realizzazione di un modello quale supporto decisionale agli stakeholders interessati nella valutazione di fattibilità delle ipotesi progettuali attraverso la determinazione di parametri tecnici, energetici, economici e finanziari. Tale modello è concepito come una piattaforma capace di raccogliere, organizzare, omogeneizzare, relazionare e calcolare dati, dotato di una struttura modulare che ne permette aggiornamento ed espansione e caratterizzato da una natura open source al fine di facilitarne la diffusione, la verifica e il miglioramento da parte della comunità scientifica interessata. Ulteriori risultati della ricerca sono la sintesi ragionata delle disposizioni previste dai procedimenti amministrativi e il quadro complessivo dei regimi di incentivazione ad oggi previsti nell’ambito del mini idroelettrico ad acqua fluente in Italia

Impianti mini idroelettrici ad acqua fluente: definizione di un modello di supporto alla valutazione strategica e allo sviluppo / Amedeo Papi - Udine. , 2015 May 22. 25. ciclo

Impianti mini idroelettrici ad acqua fluente: definizione di un modello di supporto alla valutazione strategica e allo sviluppo

PAPI, Amedeo
2015-05-22

Abstract

La promozione delle energie rinnovabili è una delle strategie principali della politica energetica ed ambientale dell’Unione Europea, che individua tra gli obiettivi primari per i prossimi decenni una sensibile riduzione delle emissioni in atmosfera di gas serra e una maggior sicurezza, flessibilità, diversificazione e ripartizione territoriale degli approvvigionamenti. Per raggiungere entro il 2020 il 20% della produzione di energia da fonte rinnovabile, come stabilito dai Protocolli d’Intesa siglati negli ultimi anni, considerando un aumento della richiesta di energia dal 2000 al 2030 stimato pari al 70%, occorrerà triplicare la quota di energie rinnovabili rispetto al 2007 (comprendente tutto l’idroelettrico costruito nel secolo scorso, 45 GW di eolico, 20 milioni di m² di solare, 60 MTep da biomassa). In tale contesto, l’idroelettrico assume una particolare rilevanza, rappresentando la più consistente forma di produzione di energia da fonte rinnovabile in termini di potenza istallata sia a livello mondiale che a livello nazionale. In Italia è tuttavia prevedibile, nel corso dei prossimi anni, una considerevole riduzione del contributo degli impianti attualmente operativi, in ragione di cause ambientali (riduzione della portata disponibile), tecniche (decadimento dell’efficienza delle macchine), normative (applicazione del Deflusso Minimo Vitale). Un’efficace risposta, in grado di portare a un aumento della potenza efficiente e della produzione di energia, può essere individuata nella realizzazione da un lato di impianti ex-novo ad acqua fluente di piccola taglia (più facilmente attuabili per semplicità tecnica di costruzione e gestione, minore impatto ambientale, maggiore accessibilità economico-finanziaria per gli investitori), dall’altro di interventi di riattivazione o ripotenziamento di impianti esistenti che, considerata la vetustà del parco italiano, sembrano offrire margini interessanti. Per lo sviluppo efficace di tali applicazioni, nell’ambito di un contesto economico fortemente dinamico e in continua oscillazione tra le spinte degli incentivi e le brusche frenate dell’attuale crisi finanziaria ed economica globale, occorre da un lato che gli Enti Pubblici sappiano promuoverne l’adozione attraverso opportune azioni operanti a più livelli (campagne di sensibilizzazione, riorganizzazione delle strutture tecniche finalizzata al miglioramento di trasparenza, disponibilità e accessibilità delle informazioni, semplificazione delle procedure amministrative, incentivazione di progetti-pilota); dall’altro è sempre più necessario un nuovo approccio progettuale, in cui al tradizionalmente necessario know-how tecnico si affianchino capacità di analisi economico-finanziarie (che, sin dalle prime fasi, permettano di prevedere le risorse economiche necessarie per la realizzazione delle soluzioni tecniche e di indirizzarne al contempo le scelte), competenze sugli iter concessori/autorizzativi (anche in rapporto ai vincoli legislativi/normativi), capacità sulla mitigazione degli impatti ambientali degli impianti. Il campo di indagine della ricerca è individuato dagli impianti mini idroelettrici ad acqua fluente, con particolare focus sugli impianti da medio ad alto salto e piccola portata. Dal punto di vista geografico, la ricerca approfondisce le condizioni specifiche relative al contesto italiano, con particolare focus su un’area della Provincia di Cosenza, Regione Calabria. La ricerca si occupa esclusivamente di impianti in fase di sviluppo iniziale funzionale al successivo ottenimento delle autorizzazioni, con particolare focus sul livello di approfondimento richiesto per la concessione di derivazione ad uso idroelettrico. La ricerca è finalizzata alla realizzazione di un modello quale supporto decisionale agli stakeholders interessati nella valutazione di fattibilità delle ipotesi progettuali attraverso la determinazione di parametri tecnici, energetici, economici e finanziari. Tale modello è concepito come una piattaforma capace di raccogliere, organizzare, omogeneizzare, relazionare e calcolare dati, dotato di una struttura modulare che ne permette aggiornamento ed espansione e caratterizzato da una natura open source al fine di facilitarne la diffusione, la verifica e il miglioramento da parte della comunità scientifica interessata. Ulteriori risultati della ricerca sono la sintesi ragionata delle disposizioni previste dai procedimenti amministrativi e il quadro complessivo dei regimi di incentivazione ad oggi previsti nell’ambito del mini idroelettrico ad acqua fluente in Italia
22-mag-2015
Impianti idroelettrici ad acqua fluente; Valutazione del potenziale idroelettrico; Supporto ai processi decisionali; Progettazione parametrica
Impianti mini idroelettrici ad acqua fluente: definizione di un modello di supporto alla valutazione strategica e allo sviluppo / Amedeo Papi - Udine. , 2015 May 22. 25. ciclo
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