Nel 1918 il professor V.N. Zabughin fondò il primo Gruppo universitario musicale (GUM) all’Università di Roma. L’associazione si diffuse in diversi Atenei italiani e a Torino gli studenti costituirono la loro sezione nel 1921. Lo statuto indica la diffusione della cultura musicale come scopo principale: ogni anno erano programmate conferenze e stagioni musicali e furono presto avviate una biblioteca, un’orchestra e un coro, animati dagli stessi iscritti. Nel 1928 il GUM fu assorbito dal Gruppo universitario fascista (GUF) e trasformato nella sua sezione musicale, continuando così ad operare sino alla Seconda Guerra Mondiale. L’indagine ha avuto avvio dallo spoglio sistematico dei quotidiani torinesi e delle riviste musicali locali e nazionali, giovando di un importante nucleo di programmi a stampa dei concerti e di documenti del fondo di Giacomo Mottura, conservati presso l'Archivio storico dell'Università di Torino. La lente di ingrandimento si è focalizzata sulla ricostruzione delle attività culturali e in particolare delle stagioni concertistiche, per verificare gli scarti avvenuti dopo il passaggio sotto le insegne del fascismo. Richiamando gli studi sul sistema musicale italiano tra le due guerre, in particolare la circolare "protezionista" del ministro della Pubblica istruzione Pietro Fedele, la ricerca si è spinta sino all'avvio dei Littoriali della cultura e dell'arte, dimostrando la sostanziale indifferenza del gruppo a ogni questione di natura politica e l'assenza di ingerenze da parte del GUF nelle questioni musicali.

Il Gruppo universitario musicale di Torino. Dalla fondazione alla fascistizzazione (1921-1928).

Marco Testa
Primo
2019-01-01

Abstract

Nel 1918 il professor V.N. Zabughin fondò il primo Gruppo universitario musicale (GUM) all’Università di Roma. L’associazione si diffuse in diversi Atenei italiani e a Torino gli studenti costituirono la loro sezione nel 1921. Lo statuto indica la diffusione della cultura musicale come scopo principale: ogni anno erano programmate conferenze e stagioni musicali e furono presto avviate una biblioteca, un’orchestra e un coro, animati dagli stessi iscritti. Nel 1928 il GUM fu assorbito dal Gruppo universitario fascista (GUF) e trasformato nella sua sezione musicale, continuando così ad operare sino alla Seconda Guerra Mondiale. L’indagine ha avuto avvio dallo spoglio sistematico dei quotidiani torinesi e delle riviste musicali locali e nazionali, giovando di un importante nucleo di programmi a stampa dei concerti e di documenti del fondo di Giacomo Mottura, conservati presso l'Archivio storico dell'Università di Torino. La lente di ingrandimento si è focalizzata sulla ricostruzione delle attività culturali e in particolare delle stagioni concertistiche, per verificare gli scarti avvenuti dopo il passaggio sotto le insegne del fascismo. Richiamando gli studi sul sistema musicale italiano tra le due guerre, in particolare la circolare "protezionista" del ministro della Pubblica istruzione Pietro Fedele, la ricerca si è spinta sino all'avvio dei Littoriali della cultura e dell'arte, dimostrando la sostanziale indifferenza del gruppo a ogni questione di natura politica e l'assenza di ingerenze da parte del GUF nelle questioni musicali.
2019
9788870969825
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