La tragedia "La Morte di Empedocle" non rappresenta solo un momento determinante dell’incontro di Friedrich Hölderlin con i classici, ma segna anche l’inizio di un nuovo tipo di approccio alla poesia e filosofia dell’antichità. Essa si configura inoltre come l’opera hölderliniana da cui emerge un’intensa partecipazione del poeta agli eventi storici di fine Settecento ed in cui si rivelano gli entusiasmi e le delusioni suscitate in un’intera generazione dai profondi rivolgimenti politici e sociali che travolsero l’intera Europa. Antichità e modernità giungono nella tragedia non solo a un punto di incontro, ma ad una vera e propria sintesi: l’antico diventa voce del moderno e la tragedia di un filosofo della Magna Grecia si trasforma nella via attraverso cui il popolo tedesco di fine Settecento giunge alla consapevolezza del proprio destino e alla conoscenza di una nuova strada per poterlo modificare in vista di una superiore armonia. Questo punto di incontro tra mito e storia è inoltre il momento in cui Hölderlin mette alla prova, attraverso ossessive correzioni, nuove stesure e bozze mai portate a termine, il proprio talento di drammaturgo, per comprendere dal lavoro quotidiano e da un’attenta riflessione poetologica che la poesia a cui è destinato non è quella tragica.

Friedrich Hölderlin: i classici, la tragedia della storia e il superamento del tragico

POLLEDRI, Elena
2003-01-01

Abstract

La tragedia "La Morte di Empedocle" non rappresenta solo un momento determinante dell’incontro di Friedrich Hölderlin con i classici, ma segna anche l’inizio di un nuovo tipo di approccio alla poesia e filosofia dell’antichità. Essa si configura inoltre come l’opera hölderliniana da cui emerge un’intensa partecipazione del poeta agli eventi storici di fine Settecento ed in cui si rivelano gli entusiasmi e le delusioni suscitate in un’intera generazione dai profondi rivolgimenti politici e sociali che travolsero l’intera Europa. Antichità e modernità giungono nella tragedia non solo a un punto di incontro, ma ad una vera e propria sintesi: l’antico diventa voce del moderno e la tragedia di un filosofo della Magna Grecia si trasforma nella via attraverso cui il popolo tedesco di fine Settecento giunge alla consapevolezza del proprio destino e alla conoscenza di una nuova strada per poterlo modificare in vista di una superiore armonia. Questo punto di incontro tra mito e storia è inoltre il momento in cui Hölderlin mette alla prova, attraverso ossessive correzioni, nuove stesure e bozze mai portate a termine, il proprio talento di drammaturgo, per comprendere dal lavoro quotidiano e da un’attenta riflessione poetologica che la poesia a cui è destinato non è quella tragica.
2003
9788845292699
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