COMMENTO ALLA PARTE III DEL REG. (CE) N. 1234/2007 (SCAMBI CON I PAESI TERZI - DISPOSIZIONI GENERALI - LE IMPORTAZIONI)

Il reg. (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti (regolamento unico OCM) si inserisce nel novero dei provvedimenti adottati dall’Unione Europea al fine di semplificare il contesto normativo della PAC: non sussiste, invero, soluzione di continuità tra tale provvedimento e i regolamenti (CE) n. 1782/2003 sul regime degli aiuti diretti, n. 1698/2005 sullo sviluppo rurale e n. 1290/2005 sul finanziamento della PAC, con i quali il legislatore europeo ha, rispettivamente, iniziato e proseguito l’opera di semplificazione della PAC. La disamina delle disposizioni della Parte III del reg. (CE) n. 1234/2007, relativa agli scambi con i Paesi terzi, condotta, dapprima, muovendo da talune considerazioni di carattere preliminare sui tratti essenziali caratterizzanti le singole OCM prima che il legislatore decidesse di unificare le varie discipline in un unico regolamento e sulla procedura del Comitato di gestione, e successivamente, concentrando l’attenzione sui principi generali di cui al Capo I, nonché sulle singole sezioni del Capo II, dedicate rispettivamente, ai titoli di importazione, ai prelievi e ai dazi all’importazione, alla gestione dei contingenti tariffari, alle disposizioni relative a taluni prodotti, alle misure di salvaguardia e al traffico di perfezionamento attivo, diviene l’occasione per verificare se effettivamente l’adozione del reg. (CE) n. 1234/2007 abbia contribuito alla semplificazione tecnica della normativa inerente la PAC o se, al contrario, abbia sottinteso una semplificazione politica. Poiché di semplificazione reale si può parlare solo quando si facilita effettivamente il reperimento e la comprensione, da parte degli interessati, delle disposizioni concernenti il settore in cui essi operano, la disamina della Parte attinente agli scambi con i Paesi terzi induce a ritenere che, in verità, essendo le disposizioni relative ai singoli settori dell’OCM disseminate un po’ dovunque, l’opera di semplificazione abbia portato a una perdita di coerenza del sistema. Inoltre, la lettura della parte III, capi I e II, del reg. (CE) n. 1234/2007 offre diverse argomentazioni a sostegno dell’idea che, dietro la ricerca di una semplificazione tecnica, si sia in verità operato un trasferimento di competenze a vantaggio della Commissione e, conseguentemente, a detrimento del controllo democratico: depongono, in tal senso, la riunificazione in un unico Comitato di gestione dei diversi Comitati precedentemente operanti nei singoli settori, nonché la soppressione, in talune ipotesi, del ricorso alla c.d. procedura del Comitato di gestione.