La rappresentanza, e la sotto-rappresentanza, femminile nelle istituzioni politiche è un tema molto dibattuto a livello internazionale, meno a livello nazionale. Si ritiene, infatti, che in una democrazia compiuta tutti i cittadini debbano avere paritariamente la stessa opportunità di votare e di essere eletti. Il gender gap in politica (così come in altri ambiti sociali ed economici) viene dunque inteso come un elemento di disparità, se non di discriminazione, che indica la mancata presenza di una parte della popolazione in cariche legislative e governative . I motivi della sotto-rappresentanza femminile sono molteplici e dipendono da svariati fattori esogeni ed endogeni, e certamente vengono influenzati dallo specifico contesto socio-culturale ed economico di riferimento. La rassegna che viene qui proposta relativa a dati statistici e di ricerca delle realtà della rappresentanza, e quindi della visibilità e corrispettivo potere, delle donne sulla scena pubblica oggi in Italia, esplora una delle possibili cause (o meglio con-cause) di una manifesta mancanza di visibilità, anche politica, femminile: la pervasività e relativa interiorizzazione degli stereotipi di genere. La letteratura psico-sociale degli ultimi decenni documenta una dinamica di funzionamento degli stereotipi molto più subdola e strisciante di quanto siamo portati a pensare. Uno stereotipo ‘implicito’ e ‘automatico’ acquisito e consolidato attraverso i più quotidiani processi di socializzazione, che sfugge al controllo intenzionale degli esiti del pensiero, può sabotare il razionale atteggiamento egalitario dell’individuo e indurlo ad espressioni di pregiudizio ‘sottile’ . Le donne, tanto quanto gli uomini, possiedono l’intero repertorio di stereotipi ‘impliciti’ di genere che, in maniera più o meno inconsapevole, guidano le scelte e comportamenti, molto spesso, nella direzione più tradizionale. Non solo variabili esogene quindi, ma anche meccanismi automatici di natura endogena possono ritardare, ostacolare o inibire quel ‘varcare la soglia’ delle donne nelle più alte sfere della gestione e del potere.

STEREOTIPI DI GENERE, MEDIA E RAPPRESENTANZA POLITICA OSTACOLI ALLA VISIBILITÀ FEMMINILE

KODILJA, Renata
2012-01-01

Abstract

La rappresentanza, e la sotto-rappresentanza, femminile nelle istituzioni politiche è un tema molto dibattuto a livello internazionale, meno a livello nazionale. Si ritiene, infatti, che in una democrazia compiuta tutti i cittadini debbano avere paritariamente la stessa opportunità di votare e di essere eletti. Il gender gap in politica (così come in altri ambiti sociali ed economici) viene dunque inteso come un elemento di disparità, se non di discriminazione, che indica la mancata presenza di una parte della popolazione in cariche legislative e governative . I motivi della sotto-rappresentanza femminile sono molteplici e dipendono da svariati fattori esogeni ed endogeni, e certamente vengono influenzati dallo specifico contesto socio-culturale ed economico di riferimento. La rassegna che viene qui proposta relativa a dati statistici e di ricerca delle realtà della rappresentanza, e quindi della visibilità e corrispettivo potere, delle donne sulla scena pubblica oggi in Italia, esplora una delle possibili cause (o meglio con-cause) di una manifesta mancanza di visibilità, anche politica, femminile: la pervasività e relativa interiorizzazione degli stereotipi di genere. La letteratura psico-sociale degli ultimi decenni documenta una dinamica di funzionamento degli stereotipi molto più subdola e strisciante di quanto siamo portati a pensare. Uno stereotipo ‘implicito’ e ‘automatico’ acquisito e consolidato attraverso i più quotidiani processi di socializzazione, che sfugge al controllo intenzionale degli esiti del pensiero, può sabotare il razionale atteggiamento egalitario dell’individuo e indurlo ad espressioni di pregiudizio ‘sottile’ . Le donne, tanto quanto gli uomini, possiedono l’intero repertorio di stereotipi ‘impliciti’ di genere che, in maniera più o meno inconsapevole, guidano le scelte e comportamenti, molto spesso, nella direzione più tradizionale. Non solo variabili esogene quindi, ma anche meccanismi automatici di natura endogena possono ritardare, ostacolare o inibire quel ‘varcare la soglia’ delle donne nelle più alte sfere della gestione e del potere.
2012
978-88-8420-713-5
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