L'articolo rappresenta un contributo alla discussione intorno alla proposta, avanzata da Giorgio Ziffer, della compilazione di una bibliografia di traduzioni di testi italiani in lingue slave fino al 1800. Basandosi sugli esempi croati di traduzioni letterarie dell’epoca rinascimentale, si richiama l’attenzione, sulla traccia del cultural turn negli Studi sulla traduzione, alle condizioni storiche e culturali della nascita e della successiva interpretazione delle traduzioni, in particolare riguardo ai rapporti di potere fra le culture e alle questioni etiche che ne derivano. Il concetto dell’universalismo umanistico è rivisto nella luce del pensiero di E. Said, e illustrato da un breve esame delle metafore usate dagli studiosi novecenteschi per rappresentare i rapporti letterari italo-croati. Seguendo la revisione teorica del rapporto gerarchico fra l’originale e la traduzione, eseguita nell’ambito degli Studi sulla traduzione, l’articolo propone un ampio allargamento del concetto di traduzione come criterio di partenza per la bibliografia. Nell’ambito di una comparatistica rinnovata (o rinata) dopo la “morte della disciplina” proclamata da G. Spivak, l’articolo vuole mettere in risalto sia l’importanza di un attento studio filologico della cultura d’arrivo, sia la coscienza dello studioso della propria posizione storica e soggettiva.

Il progetto della bibliografia di traduzioni „L'italiano nel mondo slavo“ alla luce del comparativismo postcoloniale

BADURINA, Natka
2013-01-01

Abstract

L'articolo rappresenta un contributo alla discussione intorno alla proposta, avanzata da Giorgio Ziffer, della compilazione di una bibliografia di traduzioni di testi italiani in lingue slave fino al 1800. Basandosi sugli esempi croati di traduzioni letterarie dell’epoca rinascimentale, si richiama l’attenzione, sulla traccia del cultural turn negli Studi sulla traduzione, alle condizioni storiche e culturali della nascita e della successiva interpretazione delle traduzioni, in particolare riguardo ai rapporti di potere fra le culture e alle questioni etiche che ne derivano. Il concetto dell’universalismo umanistico è rivisto nella luce del pensiero di E. Said, e illustrato da un breve esame delle metafore usate dagli studiosi novecenteschi per rappresentare i rapporti letterari italo-croati. Seguendo la revisione teorica del rapporto gerarchico fra l’originale e la traduzione, eseguita nell’ambito degli Studi sulla traduzione, l’articolo propone un ampio allargamento del concetto di traduzione come criterio di partenza per la bibliografia. Nell’ambito di una comparatistica rinnovata (o rinata) dopo la “morte della disciplina” proclamata da G. Spivak, l’articolo vuole mettere in risalto sia l’importanza di un attento studio filologico della cultura d’arrivo, sia la coscienza dello studioso della propria posizione storica e soggettiva.
2013
9788866555575
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