L'abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di strutture prive di impedimenti che ne possano ostacolare la fruizione da parte delle persone con disabilità motoria, spesso introducono impedimenti all'autonomia delle persone con disabilità sensoriali: sono le cosiddette Barriere Percettive. L'invenzione dei dispositivi tattilo-plantari per l'autonomia motoria dei disabili visivi ha permesso varie sperimentazioni di segnali, codici, materiali, percorsi. Oggi, col Sistema LOGES-VET-EVOLUTIONS, si é raggiunto in Italia un livello sicuramente apicale, ma per sfruttarne al massimo le caratteristiche peculiari é necessaria l'acquisizione di idonee specifiche competenze da parte di chi progetta i percorsi, siano essi di nuova istituzione o siano di rifacimento, restauro o sostituzione dell'esistente. A titolo di esempio, onde agevolare e orientare il lavoro dei Tecnici che vorranno aggiornarsi sull'argomento, attraverso la stretta collaborazione tra Architetti, Disabili visivi, Educatori e Volontari dalle più svariate competenze, si sono potute studiare con cura particolare determinate tratte urbane nelle città di Udine, Pordenone, e Gorizia, traendone conclusioni operative per la realizzazione ex-novo o per il rinnovo di percorsi tattilo-plantari che siano a norma secondo le Linee Guida LVE®, peraltro riportate, nella loro totalità, in appendice al presente lavoro.
Abbattimento barriere percettive. Progetto di formazione, sensibilizzazione e aggiornamento.
BARCAROLO, Paola;
2014-01-01
Abstract
L'abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di strutture prive di impedimenti che ne possano ostacolare la fruizione da parte delle persone con disabilità motoria, spesso introducono impedimenti all'autonomia delle persone con disabilità sensoriali: sono le cosiddette Barriere Percettive. L'invenzione dei dispositivi tattilo-plantari per l'autonomia motoria dei disabili visivi ha permesso varie sperimentazioni di segnali, codici, materiali, percorsi. Oggi, col Sistema LOGES-VET-EVOLUTIONS, si é raggiunto in Italia un livello sicuramente apicale, ma per sfruttarne al massimo le caratteristiche peculiari é necessaria l'acquisizione di idonee specifiche competenze da parte di chi progetta i percorsi, siano essi di nuova istituzione o siano di rifacimento, restauro o sostituzione dell'esistente. A titolo di esempio, onde agevolare e orientare il lavoro dei Tecnici che vorranno aggiornarsi sull'argomento, attraverso la stretta collaborazione tra Architetti, Disabili visivi, Educatori e Volontari dalle più svariate competenze, si sono potute studiare con cura particolare determinate tratte urbane nelle città di Udine, Pordenone, e Gorizia, traendone conclusioni operative per la realizzazione ex-novo o per il rinnovo di percorsi tattilo-plantari che siano a norma secondo le Linee Guida LVE®, peraltro riportate, nella loro totalità, in appendice al presente lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.