I disastri naturali sono eventi imprevedibili, extra-ordinari, che destabilizzano la struttura sociale generando disordine, perdite umane e distruzione. Questo li rende delle forme particolarmente forti di crisi comunitaria, capaci di mettere a nudo e a dura prova le funzioni di base del sistema sociale. La società contemporanea come reagisce e si riorganizza dopo un disastro? Che ruolo hanno le nuove tecnologie in un contesto emergenziale? Il volume analizza - attraverso una serie di ricerche empiriche condotte a partire dal terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 - i processi comunicativi innescatisi dopo l'evento catastrofico e dimostra come i contesti online si siano rivelati efficaci di fronte all'emergenza, sia essa reale o mediata dalla comunicazione, sia essa legata ad aspetti concreti o emotivi. Il libro costituisce una prima riflessione sul ruolo dei media digitali, e soprattutto di Internet, in circostanze che esulano dalla quotidianità. I dieci saggi raccolti nel volume, pur prendendo spunto da prospettive differenti, sono accomunati dall'oggetto di ricerca - la Rete - e dal suo ruolo nell'ambito della tragedia aquilana, in riferimento soprattutto a due macro temi: le forme partecipative dal basso e la commemorazione collettiva come momento di costruzione di una memoria condivisa e di elaborazione del trauma. L'obiettivo è quello di esplorare nuove pratiche partecipative, possibili modelli interpretativi e metodi di indagine per proporre una ridefinizione, di termini e strumenti, della Sociologia dei disastri al tempo dei social media.
NetQuake: Media digitali e disastri naturali. Dieci ricerche empiriche sul ruolo della Rete nel terremoto dell’Aquila
FARINOSI, Manuela;
2013-01-01
Abstract
I disastri naturali sono eventi imprevedibili, extra-ordinari, che destabilizzano la struttura sociale generando disordine, perdite umane e distruzione. Questo li rende delle forme particolarmente forti di crisi comunitaria, capaci di mettere a nudo e a dura prova le funzioni di base del sistema sociale. La società contemporanea come reagisce e si riorganizza dopo un disastro? Che ruolo hanno le nuove tecnologie in un contesto emergenziale? Il volume analizza - attraverso una serie di ricerche empiriche condotte a partire dal terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009 - i processi comunicativi innescatisi dopo l'evento catastrofico e dimostra come i contesti online si siano rivelati efficaci di fronte all'emergenza, sia essa reale o mediata dalla comunicazione, sia essa legata ad aspetti concreti o emotivi. Il libro costituisce una prima riflessione sul ruolo dei media digitali, e soprattutto di Internet, in circostanze che esulano dalla quotidianità. I dieci saggi raccolti nel volume, pur prendendo spunto da prospettive differenti, sono accomunati dall'oggetto di ricerca - la Rete - e dal suo ruolo nell'ambito della tragedia aquilana, in riferimento soprattutto a due macro temi: le forme partecipative dal basso e la commemorazione collettiva come momento di costruzione di una memoria condivisa e di elaborazione del trauma. L'obiettivo è quello di esplorare nuove pratiche partecipative, possibili modelli interpretativi e metodi di indagine per proporre una ridefinizione, di termini e strumenti, della Sociologia dei disastri al tempo dei social media.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.