Il contributo è funzionale all’edizione critica dell’epistolario di Antonio Conti, e propone, nella sua prima parte, una nuova trascrizione di una lettera in francese all’abate padovano, non datata, conservata nel Fondo Bartolini della Biblioteca Arcivescovile di Udine, ritrovata e già pubblicata da Fabiana Di Brazzà, ma con imperfezioni e un commento del tutto inadeguato. La precisa datazione e l’identificazione del mittente, Jean-Charles-François Bada Dujardin, consentono di recuperare il contesto in cui avvenne la conversazione a cui la lettera rimanda, che riguardò la generazione della vita, un argomento caro a Conti, a quel tempo impegnato nella polemica col medico ferrarese Francesco Maria Nigrisoli. La seconda parte è dedicata alla puntualizzazione dei problemi discussi nel testo e alla ‘rianimazione’ di un personaggio di grande fascino, un vero antesignano di Casanova. In chiusura è trascritta un’altra lettera, inedita, di Conti alla cognata Paola Giovanelli, conservata all’Accademia Labronica di Livorno, vicina alla prima nel tempo ed espressione degli stessi sentimenti di anglofilia.
L’abate e l’avventuriero: per due lettere dell’epistolario di Antonio Conti
RABBONI, Renzo
2014-01-01
Abstract
Il contributo è funzionale all’edizione critica dell’epistolario di Antonio Conti, e propone, nella sua prima parte, una nuova trascrizione di una lettera in francese all’abate padovano, non datata, conservata nel Fondo Bartolini della Biblioteca Arcivescovile di Udine, ritrovata e già pubblicata da Fabiana Di Brazzà, ma con imperfezioni e un commento del tutto inadeguato. La precisa datazione e l’identificazione del mittente, Jean-Charles-François Bada Dujardin, consentono di recuperare il contesto in cui avvenne la conversazione a cui la lettera rimanda, che riguardò la generazione della vita, un argomento caro a Conti, a quel tempo impegnato nella polemica col medico ferrarese Francesco Maria Nigrisoli. La seconda parte è dedicata alla puntualizzazione dei problemi discussi nel testo e alla ‘rianimazione’ di un personaggio di grande fascino, un vero antesignano di Casanova. In chiusura è trascritta un’altra lettera, inedita, di Conti alla cognata Paola Giovanelli, conservata all’Accademia Labronica di Livorno, vicina alla prima nel tempo ed espressione degli stessi sentimenti di anglofilia.File | Dimensione | Formato | |
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