Lo studio si occupa della legittimazione ad agire con l'actio iniuriarum per le offese arrecate al cadavere. Due passi (in particolare, i §§ 4 e 6 di D. 47.10.1) attestano inequivocabilmente che essa spetta all'erede. Tuttavia, mentre il § 4 non ha dato luogo a particolari problemi interpretativi, la lettura del § 6 è assai controversa. In esso, infatti, accanto all'ipotesi dell'ingiuria arrecata al funerale o al cadavere del testatore dopo l'edizione dell'eredità, è presa in considerazione l'ipotesi dell'ingiuria arrecata prima dell'adizione. E la soluzione che vi si legge (ossia che l'azione è acquistata all'eredità, e per suo tramite all'erede, ovvero che l'ingiuria è fatta all'eredità e che così l'azione è acquistata all'erede per mezzo dell'eredità) ha destato forti sospetti di interpolazione, o perché mostrerebbe una concezione dell'eredità giacente come persona giuridica, o perché contrasterebbe con il principio classico della intrasmissibilità attiva dell'azione. Dopo una dettagliata rassegna delle diverse interpretazioni del § 6 offerte dalla dottrina, se ne propone una nuova lettura che tiene in maggiore considerazione il più generale contesto nel quale il passo è inserito, che è quello delle ingiurie indirette.

L'ingiuria al cadavere e il soggetto passivo dell'illecito

ZILIOTTO, Paola
2015-01-01

Abstract

Lo studio si occupa della legittimazione ad agire con l'actio iniuriarum per le offese arrecate al cadavere. Due passi (in particolare, i §§ 4 e 6 di D. 47.10.1) attestano inequivocabilmente che essa spetta all'erede. Tuttavia, mentre il § 4 non ha dato luogo a particolari problemi interpretativi, la lettura del § 6 è assai controversa. In esso, infatti, accanto all'ipotesi dell'ingiuria arrecata al funerale o al cadavere del testatore dopo l'edizione dell'eredità, è presa in considerazione l'ipotesi dell'ingiuria arrecata prima dell'adizione. E la soluzione che vi si legge (ossia che l'azione è acquistata all'eredità, e per suo tramite all'erede, ovvero che l'ingiuria è fatta all'eredità e che così l'azione è acquistata all'erede per mezzo dell'eredità) ha destato forti sospetti di interpolazione, o perché mostrerebbe una concezione dell'eredità giacente come persona giuridica, o perché contrasterebbe con il principio classico della intrasmissibilità attiva dell'azione. Dopo una dettagliata rassegna delle diverse interpretazioni del § 6 offerte dalla dottrina, se ne propone una nuova lettura che tiene in maggiore considerazione il più generale contesto nel quale il passo è inserito, che è quello delle ingiurie indirette.
2015
978-88-6315-988-2
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