Il saggio, dopo aver delineato il rilancio della bachicoltura nelle Venezie tra fine '800 e primo '900, ricostruisce l'inedita tipologia cooperativa degli essiccatoi bozzoli, affermatisi inizialmente soprattutto in Friuli nei primi anni '20, i quali, avvalendosi dei moderni sistemi di stufatura dei bozzoli a corrente d'aria calda di recente brevettazione, supportarono in modo efficiente i piccoli bachicoltori esposti alle manobre ribassiste di filandieri e incettatori. Degli essiccatoi cooperativi si documentano, alla luce perlopiù di fonti archivistiche, le adesioni, i capitali raccolti, l'entità degli ammassi bozzoli, la struttura organizzativa, i finanziamenti richiesti e ottenuti per le anticipazioni da corrispondere ai soci conferenti e per effettuare investimenti in attrezzature produttive tecnologicamente avanzate, le politiche di commercializzazione (Ufficio unico di vendita) e di valorizzazione della produzione dei soci. Essi costituirono un fattore decisivo di sostegno dei prezzi e di tutela dei redditi dei numerosissimi bachicoltori attivi nelle campagne veneto-friulane, soprattutto quando la crisi dei primi anni '30 fece collassare il prezzo dei bozzoli. Furono inoltre, tra le due guerre mondiali, centri propulsori di tutti i progressi della gelsibachicoltura del Nordest.
Per la tutela dei piccoli bachicoltori: gli essiccatoi cooperativi bozzoli del Nordest tra le due guerre
BOF, Frediano
2015-01-01
Abstract
Il saggio, dopo aver delineato il rilancio della bachicoltura nelle Venezie tra fine '800 e primo '900, ricostruisce l'inedita tipologia cooperativa degli essiccatoi bozzoli, affermatisi inizialmente soprattutto in Friuli nei primi anni '20, i quali, avvalendosi dei moderni sistemi di stufatura dei bozzoli a corrente d'aria calda di recente brevettazione, supportarono in modo efficiente i piccoli bachicoltori esposti alle manobre ribassiste di filandieri e incettatori. Degli essiccatoi cooperativi si documentano, alla luce perlopiù di fonti archivistiche, le adesioni, i capitali raccolti, l'entità degli ammassi bozzoli, la struttura organizzativa, i finanziamenti richiesti e ottenuti per le anticipazioni da corrispondere ai soci conferenti e per effettuare investimenti in attrezzature produttive tecnologicamente avanzate, le politiche di commercializzazione (Ufficio unico di vendita) e di valorizzazione della produzione dei soci. Essi costituirono un fattore decisivo di sostegno dei prezzi e di tutela dei redditi dei numerosissimi bachicoltori attivi nelle campagne veneto-friulane, soprattutto quando la crisi dei primi anni '30 fece collassare il prezzo dei bozzoli. Furono inoltre, tra le due guerre mondiali, centri propulsori di tutti i progressi della gelsibachicoltura del Nordest.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.