Nelle grammatiche scientifiche e scolastiche del latino, le definizioni di “soggetto” si possono dividere in tre gruppi, spesso combinati tra loro: il soggetto come Agente (ciò che compie l’azione), il soggetto come Accordo (ciò che si accorda al verbo), e il soggetto come Tema (ciò di cui si parla). Ciò accade perché la struttura della frase è formata da tre strati: semantico, sintattico e pragmatico. Dunque, per ciascuno di questi strati, si può definire un elemento da chiamare “soggetto”. Nella maggior parte delle frasi attive, le tre definizioni tendono a coincidere, ma non sempre è così. A volte, il verbo assegna al soggetto un ruolo tematico diverso da quello di Agente, ad esempio Paziente o Esperiente. Nelle frasi passive, poi, il soggetto nello strato sintattico (che si accorda al verbo) corrisponde sistematicamente all’oggetto nello strato semantico (il Paziente). Infine, nella dinamica comunicativa della frase, elementi diversi dal soggetto sintattico possono trovarsi in posizione di Topic, e divenire pertanto “ciò di cui si parla”. Meno valida appare invece la definizione del soggetto come “sostantivo”, che risale alla teoria delle parti nel discorso nella grammatica antica, perché il soggetto e il predicato verbale non sono “parole” (un sostantivo e un verbo), ma “sintagmi” (un sintagma nominale e un sintagma verbale).
Il latino nella ricerca linguistica: sulla definizione di "soggetto" grammaticale
ONIGA, Renato
2016-01-01
Abstract
Nelle grammatiche scientifiche e scolastiche del latino, le definizioni di “soggetto” si possono dividere in tre gruppi, spesso combinati tra loro: il soggetto come Agente (ciò che compie l’azione), il soggetto come Accordo (ciò che si accorda al verbo), e il soggetto come Tema (ciò di cui si parla). Ciò accade perché la struttura della frase è formata da tre strati: semantico, sintattico e pragmatico. Dunque, per ciascuno di questi strati, si può definire un elemento da chiamare “soggetto”. Nella maggior parte delle frasi attive, le tre definizioni tendono a coincidere, ma non sempre è così. A volte, il verbo assegna al soggetto un ruolo tematico diverso da quello di Agente, ad esempio Paziente o Esperiente. Nelle frasi passive, poi, il soggetto nello strato sintattico (che si accorda al verbo) corrisponde sistematicamente all’oggetto nello strato semantico (il Paziente). Infine, nella dinamica comunicativa della frase, elementi diversi dal soggetto sintattico possono trovarsi in posizione di Topic, e divenire pertanto “ciò di cui si parla”. Meno valida appare invece la definizione del soggetto come “sostantivo”, che risale alla teoria delle parti nel discorso nella grammatica antica, perché il soggetto e il predicato verbale non sono “parole” (un sostantivo e un verbo), ma “sintagmi” (un sintagma nominale e un sintagma verbale).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2016 Sulla definizione di soggetto.pdf
non disponibili
Descrizione: Articolo principale
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non pubblico
Dimensione
514.17 kB
Formato
Adobe PDF
|
514.17 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.