L’affermazione dei principi di autonomia decisionale, competenza professionale e rappresentatività territoriale qualifica, oggi, il sistema di governance delle fondazioni di origine bancaria, cosa che rende necessari alcuni cambiamenti, anche di non scarso impatto, sull’attuale assetto istituzionale. Si tratta di un’evoluzione di assoluto rilievo, che indirizza il governo delle fondazioni verso un percorso di sempre maggiore coinvolgimento dei soggetti primariamente interessati all’attività istituzionale, anche attraverso la previsione di una specifica attività di valutazione della governance in merito all’effettiva rappresentatività dei territori e degli interessi sociali. Lo studio considera – con un approccio di ricerca qualitativo e l’adozione della metodologia di content analysis – gli statuti delle ottantotto fondazioni bancarie italiane in vigore al 2014 e analizza la capacità di ciascuna istituzione di rappresentare gli interessi delle comunità di riferimento. Lo studio pone in evidenza che, nell’attuale assetto istituzionale concernente il sistema delle Fondazioni bancarie, i meccanismi attraverso i quali le fondazioni concretamente realizzano, nelle disposizioni statutarie, i requisiti di rappresentanza sono alquanto articolati e, soprattutto, non del tutto omogenei. La spinta al cambiamento prodotta dalle recenti modifiche nel quadro regolamentare e soprattutto indotte dal Protocollo di Intesa ACRI-MEF relativamente all’assetto di governo delle Fondazioni può rappresentare un momento di riflessione, di miglioramento e di omogeneizzazione dei processi di governo e in tale direzione molti sono gli ambiti nei quali si sta procedendo a significative modifiche statutarie.
Uno sguardo sull’attuale assetto istituzionale delle fondazioni di origine bancaria: verso lo stakeholder engagement
ROSSI, Gina;
2016-01-01
Abstract
L’affermazione dei principi di autonomia decisionale, competenza professionale e rappresentatività territoriale qualifica, oggi, il sistema di governance delle fondazioni di origine bancaria, cosa che rende necessari alcuni cambiamenti, anche di non scarso impatto, sull’attuale assetto istituzionale. Si tratta di un’evoluzione di assoluto rilievo, che indirizza il governo delle fondazioni verso un percorso di sempre maggiore coinvolgimento dei soggetti primariamente interessati all’attività istituzionale, anche attraverso la previsione di una specifica attività di valutazione della governance in merito all’effettiva rappresentatività dei territori e degli interessi sociali. Lo studio considera – con un approccio di ricerca qualitativo e l’adozione della metodologia di content analysis – gli statuti delle ottantotto fondazioni bancarie italiane in vigore al 2014 e analizza la capacità di ciascuna istituzione di rappresentare gli interessi delle comunità di riferimento. Lo studio pone in evidenza che, nell’attuale assetto istituzionale concernente il sistema delle Fondazioni bancarie, i meccanismi attraverso i quali le fondazioni concretamente realizzano, nelle disposizioni statutarie, i requisiti di rappresentanza sono alquanto articolati e, soprattutto, non del tutto omogenei. La spinta al cambiamento prodotta dalle recenti modifiche nel quadro regolamentare e soprattutto indotte dal Protocollo di Intesa ACRI-MEF relativamente all’assetto di governo delle Fondazioni può rappresentare un momento di riflessione, di miglioramento e di omogeneizzazione dei processi di governo e in tale direzione molti sono gli ambiti nei quali si sta procedendo a significative modifiche statutarie.File | Dimensione | Formato | |
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