Il contributo delinea la figura e l’attività del cremonese Antonio Dragoni (1768-1860), appartenente a un ramo della famiglia nobiliare friulana dei Caimo Dragoni, inserito nel quadro della ricerca antiquaria di fine Settecento. Il Dragoni fu noto falsario di documenti, e trasse materia per i suoi interessi dal rapporto con uomini e documenti del Triveneto. Il contributo riporta un esempio di manipolazione dei documenti storici da parte del Dragoni, in relazione alla storia di Cremona; per convalidare l’antichità del Capitolo cremonese mise in contatto personaggi appartenenti ad opere letterarie quali l’Adelchi del Manzoni e personaggi di sua invenzione, alterando la realtà storica.
Antonio Dragoni tra Udine e Cremona: ricerca antiquaria e falsi d'autore
SAVORGNAN CERGNEU di BRAZZA', Fabiana
2016-01-01
Abstract
Il contributo delinea la figura e l’attività del cremonese Antonio Dragoni (1768-1860), appartenente a un ramo della famiglia nobiliare friulana dei Caimo Dragoni, inserito nel quadro della ricerca antiquaria di fine Settecento. Il Dragoni fu noto falsario di documenti, e trasse materia per i suoi interessi dal rapporto con uomini e documenti del Triveneto. Il contributo riporta un esempio di manipolazione dei documenti storici da parte del Dragoni, in relazione alla storia di Cremona; per convalidare l’antichità del Capitolo cremonese mise in contatto personaggi appartenenti ad opere letterarie quali l’Adelchi del Manzoni e personaggi di sua invenzione, alterando la realtà storica.File | Dimensione | Formato | |
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