Il volume (pp. I - XV, 1 - 265) Questo percorso va, in primo luogo, alla ricerca di una definizione del “lavoro pubblico locale”, attraverso la ricostruzione delle fonti di questa materia/non materia sospesa tra “lavoro” e “organizzazione” degli enti pubblici (Capitolo Primo). Emergono, dunque, non un solo “centro” ed un’unica “periferia”, ma geometrie complesse, variamente regolate, che possono essere ricondotte a differenti modelli negoziali, in cui il contratto collettivo, fonte par excellence del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, è negoziato da attori diversi e secondo regole diverse. Il volume costruisce un modello nazionale, che si irradia dalla Capitale alle più lontane isole, incurante della dimensione e dell’adeguatezza (Capitolo Secondo); cui si contrappongono i minicomparti, corrispondenti alle Regioni a statuto speciale ed alle Province Autonome. Da esse affiorano modelli differenziati per il lavoro pubblico locale, adattati ai diversi contesti, rispetto ai quali si colgono le sfumature, anche problematiche della dimensione decentrata, sospesa tra autonomia e (ir)responsabilità (Capitolo Terzo). L'approccio alla Amministrazione digitale, ove, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), si perseguono l’ottimizzazione del lavoro degli enti e l’offerta ai consociati di servizi miglior, porta all'approfondimento al lavoro agile art, che nelle più recenti riforme (l. n. 81/2017) viene applicato anche alla p.a. (l. n. 124/2015), soprattutto nella dimensione regionale e locale (d.lgs. n. 179/2016). Le connessioni tra autonomia degli enti, digitalizzazione delle procedure ed organizzazione delle strutture vengono affrontate guardando al lavoro pubblico ed, in particolare, alla contrattazione collettiva ove, di nuovo (d.lgs. n. 75/2017), il cambiamento prende forma. Il percorso approda alla p.a. che sta nascendo, modellata “dal basso”, in una nuova dimensione integrata, regionale e locale insieme. Rispetto a tale contesto, il volume affronta la sfida per il cambiamento tra gli stretti pertugi dell’assetto contrattuale vigente (ora neo-riformato) alla ricerca del modello negoziale possibile per il lavoro pubblico locale nella “p.a. 4.0” (Capitolo Quarto).

Autonomia e modelli negoziali per il lavoro pubblico locale dalla legge quadro alla Riforma Madia

ZILLI, Anna
2017-01-01

Abstract

Il volume (pp. I - XV, 1 - 265) Questo percorso va, in primo luogo, alla ricerca di una definizione del “lavoro pubblico locale”, attraverso la ricostruzione delle fonti di questa materia/non materia sospesa tra “lavoro” e “organizzazione” degli enti pubblici (Capitolo Primo). Emergono, dunque, non un solo “centro” ed un’unica “periferia”, ma geometrie complesse, variamente regolate, che possono essere ricondotte a differenti modelli negoziali, in cui il contratto collettivo, fonte par excellence del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, è negoziato da attori diversi e secondo regole diverse. Il volume costruisce un modello nazionale, che si irradia dalla Capitale alle più lontane isole, incurante della dimensione e dell’adeguatezza (Capitolo Secondo); cui si contrappongono i minicomparti, corrispondenti alle Regioni a statuto speciale ed alle Province Autonome. Da esse affiorano modelli differenziati per il lavoro pubblico locale, adattati ai diversi contesti, rispetto ai quali si colgono le sfumature, anche problematiche della dimensione decentrata, sospesa tra autonomia e (ir)responsabilità (Capitolo Terzo). L'approccio alla Amministrazione digitale, ove, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), si perseguono l’ottimizzazione del lavoro degli enti e l’offerta ai consociati di servizi miglior, porta all'approfondimento al lavoro agile art, che nelle più recenti riforme (l. n. 81/2017) viene applicato anche alla p.a. (l. n. 124/2015), soprattutto nella dimensione regionale e locale (d.lgs. n. 179/2016). Le connessioni tra autonomia degli enti, digitalizzazione delle procedure ed organizzazione delle strutture vengono affrontate guardando al lavoro pubblico ed, in particolare, alla contrattazione collettiva ove, di nuovo (d.lgs. n. 75/2017), il cambiamento prende forma. Il percorso approda alla p.a. che sta nascendo, modellata “dal basso”, in una nuova dimensione integrata, regionale e locale insieme. Rispetto a tale contesto, il volume affronta la sfida per il cambiamento tra gli stretti pertugi dell’assetto contrattuale vigente (ora neo-riformato) alla ricerca del modello negoziale possibile per il lavoro pubblico locale nella “p.a. 4.0” (Capitolo Quarto).
2017
9788892110113
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