Il contributo si sofferma sulla vita culturale della Firenze a cavaliere di metà Cinquecento, soggetta a un controllo culturale sempre più rigido da parte del potere mediceo, in cui si assiste al consolidamento del modello linguistico e stilistico petrarchesco, pur tra resistenze e polemiche: che si accendono, in particolare, sulla soluzione proposta dal Bembo. Affermazione e reazione trovano il loro luogo deputato nell’Accademia Fiorentina, braccio operativo della volontà recuperare al volgare cittadino l’antico primato. Al centro dell'interesse stanno le discussioni che a margine dell'esercizio poetico e della pratica figurativa e artistica si animarono durante la reggenza di due consoli dell’Accademia, l’ottavo e il nono, Nicolò Martelli e Benedetto Varchi.
Petrarchismo (e manierismo) in Accademia: Nicolò Martelli e Benedetto Varchi
Rabboni Renzo
2018-01-01
Abstract
Il contributo si sofferma sulla vita culturale della Firenze a cavaliere di metà Cinquecento, soggetta a un controllo culturale sempre più rigido da parte del potere mediceo, in cui si assiste al consolidamento del modello linguistico e stilistico petrarchesco, pur tra resistenze e polemiche: che si accendono, in particolare, sulla soluzione proposta dal Bembo. Affermazione e reazione trovano il loro luogo deputato nell’Accademia Fiorentina, braccio operativo della volontà recuperare al volgare cittadino l’antico primato. Al centro dell'interesse stanno le discussioni che a margine dell'esercizio poetico e della pratica figurativa e artistica si animarono durante la reggenza di due consoli dell’Accademia, l’ottavo e il nono, Nicolò Martelli e Benedetto Varchi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Berlino-Rabboni.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non pubblico
Dimensione
299.01 kB
Formato
Adobe PDF
|
299.01 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.