Il volume ricostruisce le vicende degli studenti e dei professori del Regio Istituto Tecnico “A. Zanon” durante la prima guerra mondiale, quando la grande scuola di Udine svolse la propria attività nella “capitale della guerra”, sede del Comando supremo e a poche decine di chilometri dal fronte. Attraverso relazioni dei docenti, documenti dell’Istituto, lettere e giornali riemergono così la vita quotidiana, le pre- occupazioni, le paure e gli entusiasmi dei giovani e dei loro insegnanti. Già durante la neutralità coinvolti nella mobilitazione e nella propaganda bellica, dopo il 24 maggio 1915 gli allievi assistettero all’arrivo dei profughi, alla morte dei primi compagni richiamati alle armi, alle incursioni aeree, in una città trasformata dalla presenza massiccia di militari. Studiare e insegnare era sempre più difficile, e la scuola cercò di conservare margini di “normalità” in una situazione tanto eccezionale. Dopo le distruzioni dovute all’esplosione dei depositi di munizioni il 27 agosto 1917 e all’occupazione nemica le attività a fatica ripresero nel dopoguerra, quando alle distruzioni materiali si sommarono il disorientamento e i lutti dovuti al conflitto. Tra i momenti di quel difficile ritorno alla normalità, viene ricostruito lo sciopero del febbraio 1920, organizzato da un gruppo di “studenti ex-combattenti” contro le decisioni prese in merito agli esami riservati ai giovani che erano stati richiamati. La vicenda della scuola è inserita in quella della “generazione perduta” di tutta Europa, che passò dall’entusiasmo alla disillusione per i miti che intellettuali e scrittori avevano alimentato per un conflitto che avrebbe dovuto essere “igiene del mondo”. Insieme alle voci di alcuni scrittori, il libro presenta la ristampa della pubblicazione che, subito dopo la fine del conflitto, ripropose le biografie degli studenti dell’Istituto Tecnico Zanon caduti in guerra, il più giovane dei quali apparteneva all’ultima classe richiamata, quella dei nati nel 1900.

Giovani e guerra. Una scuola al fronte 1914-1920

Paolo Ferrari;
2018-01-01

Abstract

Il volume ricostruisce le vicende degli studenti e dei professori del Regio Istituto Tecnico “A. Zanon” durante la prima guerra mondiale, quando la grande scuola di Udine svolse la propria attività nella “capitale della guerra”, sede del Comando supremo e a poche decine di chilometri dal fronte. Attraverso relazioni dei docenti, documenti dell’Istituto, lettere e giornali riemergono così la vita quotidiana, le pre- occupazioni, le paure e gli entusiasmi dei giovani e dei loro insegnanti. Già durante la neutralità coinvolti nella mobilitazione e nella propaganda bellica, dopo il 24 maggio 1915 gli allievi assistettero all’arrivo dei profughi, alla morte dei primi compagni richiamati alle armi, alle incursioni aeree, in una città trasformata dalla presenza massiccia di militari. Studiare e insegnare era sempre più difficile, e la scuola cercò di conservare margini di “normalità” in una situazione tanto eccezionale. Dopo le distruzioni dovute all’esplosione dei depositi di munizioni il 27 agosto 1917 e all’occupazione nemica le attività a fatica ripresero nel dopoguerra, quando alle distruzioni materiali si sommarono il disorientamento e i lutti dovuti al conflitto. Tra i momenti di quel difficile ritorno alla normalità, viene ricostruito lo sciopero del febbraio 1920, organizzato da un gruppo di “studenti ex-combattenti” contro le decisioni prese in merito agli esami riservati ai giovani che erano stati richiamati. La vicenda della scuola è inserita in quella della “generazione perduta” di tutta Europa, che passò dall’entusiasmo alla disillusione per i miti che intellettuali e scrittori avevano alimentato per un conflitto che avrebbe dovuto essere “igiene del mondo”. Insieme alle voci di alcuni scrittori, il libro presenta la ristampa della pubblicazione che, subito dopo la fine del conflitto, ripropose le biografie degli studenti dell’Istituto Tecnico Zanon caduti in guerra, il più giovane dei quali apparteneva all’ultima classe richiamata, quella dei nati nel 1900.
2018
978-88-8130-136-2
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