La necessità di fronteggiare un contesto competitivo che evolve secondo schemi non lineari, contraddittori e di alternanza tra momenti di stabilità e di instabilità sta sollecitando l’assunzione di nuovi comportamenti aziendali, centrati sul potenziale della cooperazione interorganizzativa. La considerazione di fondo è che la cooperazione consente l’integrazione in forma collaborativa delle risorse utili ai fini della sostenibilità della posizione competitiva, che, altrimenti, le singole imprese dovrebbero produrre internamente o acquisire dal mercato (Das e Teng, 2000). Tale considerazione si innesta all'interno di un ampio dibattito scientifico che a partire da metà anni Ottanta ha visto un’intensa proliferazione di contributi che approcciano il fenomeno inter-cooperativo evidenziando la necessità di approfondire alcune tematiche, in particolare la misurazione e il controllo delle performance (Comuzzi, 1996, Mancini, 2010). La misurazione e il controllo delle performance nelle aggregazioni aziendali si pone come passaggio fondamentale per approcciare il più ampio problema della valutazione economica delle aggregazioni. Problema che, a nostro avviso, presenta molteplici profili di interesse sia per l’ambito accademico sia per quello professionale, che meritano un’attenzione particolare soprattutto con riferimento all'impostazione metodologica di fondo. Si pensi, ad esempio, alle ripercussioni in chiave valutativa determinate dal carattere ambiguo che qualifica il riconoscimento dei confini dell’aggregazione, ovvero alle interdipendenze che si instaurano tra i processi e le attività svolte in comune e che contribuiscono in misura rilevante alla determinazione di valori economici sfocati, ovvero ancora alla imprecisione dei processi di ripartizione del valore creato tra le aziende che compongono l’aggregazione. A queste sollecitazioni è sottoposta la valutazione economica delle reti aziendali che, nonostante l’indubbia rilevanza che il fenomeno aggregativo riveste per il potenziale competitivo, la crescita dimensionale e l’innovazione di tutte le tipologie di aziende ed in particolare di quelle di piccola e media dimensione, non è stata oggetto di attenzioni specifiche da parte della ricerca economico-aziendale. Il presente lavoro offre il proprio contributo in ambito scientifico e operativo attraverso la proposta di un approccio metodologico alla valutazione economica delle reti aziendali identificando i passaggi critici, le variabili rilevanti e gli strumenti e le tecniche per la valutazione.Alla luce di queste considerazioni, l’obiettivo specifico del capitolo è di: • fornire un inquadramento dottrinale generale sul tema della valutazione economica delle reti aziendali e dei modelli interpretativi e valutativi (dottrina e prassi sul tema della valutazione delle reti aziendali); • proporre un inquadramento concettuale di fondo indirizzato a chiarire l’identificazione dei confini e dei tratti costitutivi delle reti aziendali (inquadramento concettuale, profilo giuridico e economico-aziendale delle reti aziendali); • presentare un quadro di riferimento per guidare la determinazione del valore economico delle reti aziendali (quadro metodologico per la determinazione del valore delle reti aziendali); - • illustrare uno schema di base utile per la determinazione del valore e la scelta delle metodologie valutative, con esplicitazione delle variabili critiche e la loro declinazione per la valutazione economica delle reti aziendali (variabili critiche e loro declinazione); • approfondire il tema degli strumenti e delle tecniche per la valutazione economica delle reti aziendali (technicalities per la valutazione delle reti aziendali); • fornire una sintesi del capitolo (riepilogo)

La valutazione delle reti aziendali

eugenio comuzzi;filippo zanin
2018-01-01

Abstract

La necessità di fronteggiare un contesto competitivo che evolve secondo schemi non lineari, contraddittori e di alternanza tra momenti di stabilità e di instabilità sta sollecitando l’assunzione di nuovi comportamenti aziendali, centrati sul potenziale della cooperazione interorganizzativa. La considerazione di fondo è che la cooperazione consente l’integrazione in forma collaborativa delle risorse utili ai fini della sostenibilità della posizione competitiva, che, altrimenti, le singole imprese dovrebbero produrre internamente o acquisire dal mercato (Das e Teng, 2000). Tale considerazione si innesta all'interno di un ampio dibattito scientifico che a partire da metà anni Ottanta ha visto un’intensa proliferazione di contributi che approcciano il fenomeno inter-cooperativo evidenziando la necessità di approfondire alcune tematiche, in particolare la misurazione e il controllo delle performance (Comuzzi, 1996, Mancini, 2010). La misurazione e il controllo delle performance nelle aggregazioni aziendali si pone come passaggio fondamentale per approcciare il più ampio problema della valutazione economica delle aggregazioni. Problema che, a nostro avviso, presenta molteplici profili di interesse sia per l’ambito accademico sia per quello professionale, che meritano un’attenzione particolare soprattutto con riferimento all'impostazione metodologica di fondo. Si pensi, ad esempio, alle ripercussioni in chiave valutativa determinate dal carattere ambiguo che qualifica il riconoscimento dei confini dell’aggregazione, ovvero alle interdipendenze che si instaurano tra i processi e le attività svolte in comune e che contribuiscono in misura rilevante alla determinazione di valori economici sfocati, ovvero ancora alla imprecisione dei processi di ripartizione del valore creato tra le aziende che compongono l’aggregazione. A queste sollecitazioni è sottoposta la valutazione economica delle reti aziendali che, nonostante l’indubbia rilevanza che il fenomeno aggregativo riveste per il potenziale competitivo, la crescita dimensionale e l’innovazione di tutte le tipologie di aziende ed in particolare di quelle di piccola e media dimensione, non è stata oggetto di attenzioni specifiche da parte della ricerca economico-aziendale. Il presente lavoro offre il proprio contributo in ambito scientifico e operativo attraverso la proposta di un approccio metodologico alla valutazione economica delle reti aziendali identificando i passaggi critici, le variabili rilevanti e gli strumenti e le tecniche per la valutazione.Alla luce di queste considerazioni, l’obiettivo specifico del capitolo è di: • fornire un inquadramento dottrinale generale sul tema della valutazione economica delle reti aziendali e dei modelli interpretativi e valutativi (dottrina e prassi sul tema della valutazione delle reti aziendali); • proporre un inquadramento concettuale di fondo indirizzato a chiarire l’identificazione dei confini e dei tratti costitutivi delle reti aziendali (inquadramento concettuale, profilo giuridico e economico-aziendale delle reti aziendali); • presentare un quadro di riferimento per guidare la determinazione del valore economico delle reti aziendali (quadro metodologico per la determinazione del valore delle reti aziendali); - • illustrare uno schema di base utile per la determinazione del valore e la scelta delle metodologie valutative, con esplicitazione delle variabili critiche e la loro declinazione per la valutazione economica delle reti aziendali (variabili critiche e loro declinazione); • approfondire il tema degli strumenti e delle tecniche per la valutazione economica delle reti aziendali (technicalities per la valutazione delle reti aziendali); • fornire una sintesi del capitolo (riepilogo)
2018
9788828803058
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1143647
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