Questo libro affronta la storia inedita di un piccolo gruppo di persone – tre donne e cinque uomini internati nell’Ospedale psichiatrico di Udine – che nel maggio del 1940 vennero deportati in istituti del Terzo Reich. Le loro comunità di origine – quelle di lingua lingua slovena e tedesca della Valcanale – nel 1939 erano state chiamate a scegliere fra il trasferimento in Germania e la permanenza in Italia senza alcuna tutela della propria lingua e cultura, avevano cioè dovuto “optare” al pari della popolazione di lingua tedesca dell’Alto Adige/Südtirol. Questa “microstoria” – apparentemente marginale nell’“inferno in terra” della seconda guerra mondiale e a lungo dimenticata – assume un valore paradigmatico nella comprensione di alcuni meccanismi di esclusione e persecuzione attuati in Italia e Germania a danno di inermi pazienti psichiatrici, centinaia dei quali vennero travolti nel corso dell’applicazione dei principi razziali propri del fascismo e del nazismo. I saggi raccolti nel volume delineano origine e impostazione della ricerca (Paolo Ferrari e Kirsten Maria Düsberg); la vicenda delle opzioni nel Südtirol e dei successivi trasferimenti che costituiscono la cornice nella quale si colloca anche la vicenda della Val Canale (Stephan Lechner); lo stravolgimento della vita degli abitanti della Valcanale in seguito alle opzioni (Lara Magri); la storia del gruppo di persone deportate dall’Ospedale psichiatrico di Udine nel contesto delle dinamiche che hanno portato alla loro deportazione e degli studi sulla storia della psichiatria (Kirsten Maria Düsberg); infine una riflessione – in una prospettiva che va al di là della questione particolare della deportazione dei pazienti psichiatrici – sui temi, centrali nell’antropologia, della purezza, della contaminazione e delle identità in riferimento alla complessità proprie delle aree di confine (Gian Paolo Gri). Chiudono il volume, che comprende un inserto fotografico, testimonianze e riflessioni legate alla nascita e al senso complessivo del progetto.

Senza poter scegliere. Una ricerca su pazienti psichiatrici deportati in Germania

Paolo Ferrari;
2019-01-01

Abstract

Questo libro affronta la storia inedita di un piccolo gruppo di persone – tre donne e cinque uomini internati nell’Ospedale psichiatrico di Udine – che nel maggio del 1940 vennero deportati in istituti del Terzo Reich. Le loro comunità di origine – quelle di lingua lingua slovena e tedesca della Valcanale – nel 1939 erano state chiamate a scegliere fra il trasferimento in Germania e la permanenza in Italia senza alcuna tutela della propria lingua e cultura, avevano cioè dovuto “optare” al pari della popolazione di lingua tedesca dell’Alto Adige/Südtirol. Questa “microstoria” – apparentemente marginale nell’“inferno in terra” della seconda guerra mondiale e a lungo dimenticata – assume un valore paradigmatico nella comprensione di alcuni meccanismi di esclusione e persecuzione attuati in Italia e Germania a danno di inermi pazienti psichiatrici, centinaia dei quali vennero travolti nel corso dell’applicazione dei principi razziali propri del fascismo e del nazismo. I saggi raccolti nel volume delineano origine e impostazione della ricerca (Paolo Ferrari e Kirsten Maria Düsberg); la vicenda delle opzioni nel Südtirol e dei successivi trasferimenti che costituiscono la cornice nella quale si colloca anche la vicenda della Val Canale (Stephan Lechner); lo stravolgimento della vita degli abitanti della Valcanale in seguito alle opzioni (Lara Magri); la storia del gruppo di persone deportate dall’Ospedale psichiatrico di Udine nel contesto delle dinamiche che hanno portato alla loro deportazione e degli studi sulla storia della psichiatria (Kirsten Maria Düsberg); infine una riflessione – in una prospettiva che va al di là della questione particolare della deportazione dei pazienti psichiatrici – sui temi, centrali nell’antropologia, della purezza, della contaminazione e delle identità in riferimento alla complessità proprie delle aree di confine (Gian Paolo Gri). Chiudono il volume, che comprende un inserto fotografico, testimonianze e riflessioni legate alla nascita e al senso complessivo del progetto.
2019
978-88-32153-02-6
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