Roma, 70 a.C. Dopo tre anni di criminale governo della Sicilia, il senatore romano Gaio Verre fa rientro a Roma. Ad accoglierlo, una accusa di concussione promossa dal giovane senatore Marco Tullio Cicerone su richiesta dei Siciliani. Assume la difesa il più grande avvocato del tempo, il senatore Quinto Ortensio Ortalo. Nonostante tutti gli espedienti ai quali ricorrono l’imputato e il suo avvocato per ostacolare le indagini e per ritardare il processo, il 5 agosto Cicerone si presenta in tribunale munito di un imponente materiale probatorio, pronto a pronunciare, davanti a una folla trepidante, la fulminea requisitoria che segnerà la sua ascesa professionale e farà di Verre il simbolo della corruzione.

Verre. Quando la repubblica difende i deboli

PAOLA ZILIOTTO
2019-01-01

Abstract

Roma, 70 a.C. Dopo tre anni di criminale governo della Sicilia, il senatore romano Gaio Verre fa rientro a Roma. Ad accoglierlo, una accusa di concussione promossa dal giovane senatore Marco Tullio Cicerone su richiesta dei Siciliani. Assume la difesa il più grande avvocato del tempo, il senatore Quinto Ortensio Ortalo. Nonostante tutti gli espedienti ai quali ricorrono l’imputato e il suo avvocato per ostacolare le indagini e per ritardare il processo, il 5 agosto Cicerone si presenta in tribunale munito di un imponente materiale probatorio, pronto a pronunciare, davanti a una folla trepidante, la fulminea requisitoria che segnerà la sua ascesa professionale e farà di Verre il simbolo della corruzione.
2019
9771827970432
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