Il Web offre grandi opportunità per i docenti che vogliano sperimentare metodologie didattiche attive e centrate sugli studenti, non solo per l’enorme disponibilità di contenuti ma anche per la ricchezza di strumenti sotto forma di applicazioni Web 2.0 o per dispositivi mobili. Queste applicazioni offrono all’utente la possibilità di creare e condividere artefatti digitali, di supportare la comunicazione e la collaborazione in un gruppo di lavoro e di aggregare, remixare e condividere oggetti digitali tra i più vari. Se utilizzate durante le attività quotidiane di insegnamento/apprendimento (TLA), queste applicazioni possono migliorare il lavoro collaborativo, cognitivo e creativo degli studenti, contribuendo ad innovare le pratiche educative tradizionali. Nonostante la facilità d’uso di queste applicazioni e la loro disponibilità, la loro conoscenza non è molto sviluppata ed il loro utilizzo in contesti scolastici è ancora poco diffuso. L’idea di AppInventory nasce nel Novembre 2016 nell’ambito di un progetto di dottorato di ricerca in Informatica e Scienze Matematiche e Fisiche dell’Università degli Studi di Udine. L’obiettivo è la realizzazione di un catalogo digitale multimediale di applicazioni pensato inizialmente come supporto agli insegnanti che desiderino innovare le pratiche educative tradizionali. Il catalogo rappresenta uno strumento conoscitivo per la scoperta, l’apprendimento e la valutazione di un insieme sufficientemente esteso di applicazioni, che nonostante non siano generalmente state concepite per un utilizzo in ambito educativo, rappresentano una notevole potenzialità per implementare approcci didattici attivi supportati dalla tecnologia. Le applicazioni analizzate sono state descritte secondo diverse tassonomie e sono state collocate, in base alle loro funzionalità, in 3 macro-categorie: - creazione e condivisione di artefatti digitali; - supporto alla comunicazione ed alla collaborazione in gruppi di lavoro; - aggregazione di contenuti eterogenei; declinate successivamente in 25 sottocategorie specifiche. L’attribuzione di un’applicazione ad una categoria è pesata e non esclusiva: questa scelta deriva dalla necessità di descrivere con una certa precisione la natura multifunzionale delle applicazioni e facilitarne il reperimento durante l’esplorazione del catalogo. L’obiettivo del catalogo non è quello di accrescere le abilità operative nell’utilizzo pratico delle singole applicazioni ma piuttosto di fornire degli stimoli ai docenti durante la micro-progettazione didattica. AppInventory vuol essere una sorta di “cassetta degli attrezzi” ben fornita per suggerire attività originali, accrescere la loro varietà ed offrire agli studenti degli strumenti per la creazione e la reinterpretazione dei contenuti culturali. Vista la grande varietà delle applicazioni presentate, auspichiamo che questo catalogo possa risultare interessante non solo per gli insegnanti ma anche per chi si occupa di tecnologia e per tutti coloro, professionisti e non, che che vogliano scoprire e sperimentare nuovi strumenti all'interno delle loro attività. Tutto il materiale è reso disponibile sia in italiano che in inglese ed è fruibile attraverso questa piattaforma Web che permette l’esplorazione e la valutazione delle app. Al progetto hanno contribuito numerosi studenti dell’Università di Udine che, con compiti diversi, hanno reso possibile la creazione di questo catalogo: è stata una concreta ed impegnativa esperienza di didattica attiva che ha coinvolto 140 studenti nell'arco di due anni e che non si sarebbe potuta coordinare e portare a termine senza il supporto di piattaforme Cloud per la condivisione e la collaborazione.
AppInventory
Marco Corbatto;Antonina Dattolo
2018-01-01
Abstract
Il Web offre grandi opportunità per i docenti che vogliano sperimentare metodologie didattiche attive e centrate sugli studenti, non solo per l’enorme disponibilità di contenuti ma anche per la ricchezza di strumenti sotto forma di applicazioni Web 2.0 o per dispositivi mobili. Queste applicazioni offrono all’utente la possibilità di creare e condividere artefatti digitali, di supportare la comunicazione e la collaborazione in un gruppo di lavoro e di aggregare, remixare e condividere oggetti digitali tra i più vari. Se utilizzate durante le attività quotidiane di insegnamento/apprendimento (TLA), queste applicazioni possono migliorare il lavoro collaborativo, cognitivo e creativo degli studenti, contribuendo ad innovare le pratiche educative tradizionali. Nonostante la facilità d’uso di queste applicazioni e la loro disponibilità, la loro conoscenza non è molto sviluppata ed il loro utilizzo in contesti scolastici è ancora poco diffuso. L’idea di AppInventory nasce nel Novembre 2016 nell’ambito di un progetto di dottorato di ricerca in Informatica e Scienze Matematiche e Fisiche dell’Università degli Studi di Udine. L’obiettivo è la realizzazione di un catalogo digitale multimediale di applicazioni pensato inizialmente come supporto agli insegnanti che desiderino innovare le pratiche educative tradizionali. Il catalogo rappresenta uno strumento conoscitivo per la scoperta, l’apprendimento e la valutazione di un insieme sufficientemente esteso di applicazioni, che nonostante non siano generalmente state concepite per un utilizzo in ambito educativo, rappresentano una notevole potenzialità per implementare approcci didattici attivi supportati dalla tecnologia. Le applicazioni analizzate sono state descritte secondo diverse tassonomie e sono state collocate, in base alle loro funzionalità, in 3 macro-categorie: - creazione e condivisione di artefatti digitali; - supporto alla comunicazione ed alla collaborazione in gruppi di lavoro; - aggregazione di contenuti eterogenei; declinate successivamente in 25 sottocategorie specifiche. L’attribuzione di un’applicazione ad una categoria è pesata e non esclusiva: questa scelta deriva dalla necessità di descrivere con una certa precisione la natura multifunzionale delle applicazioni e facilitarne il reperimento durante l’esplorazione del catalogo. L’obiettivo del catalogo non è quello di accrescere le abilità operative nell’utilizzo pratico delle singole applicazioni ma piuttosto di fornire degli stimoli ai docenti durante la micro-progettazione didattica. AppInventory vuol essere una sorta di “cassetta degli attrezzi” ben fornita per suggerire attività originali, accrescere la loro varietà ed offrire agli studenti degli strumenti per la creazione e la reinterpretazione dei contenuti culturali. Vista la grande varietà delle applicazioni presentate, auspichiamo che questo catalogo possa risultare interessante non solo per gli insegnanti ma anche per chi si occupa di tecnologia e per tutti coloro, professionisti e non, che che vogliano scoprire e sperimentare nuovi strumenti all'interno delle loro attività. Tutto il materiale è reso disponibile sia in italiano che in inglese ed è fruibile attraverso questa piattaforma Web che permette l’esplorazione e la valutazione delle app. Al progetto hanno contribuito numerosi studenti dell’Università di Udine che, con compiti diversi, hanno reso possibile la creazione di questo catalogo: è stata una concreta ed impegnativa esperienza di didattica attiva che ha coinvolto 140 studenti nell'arco di due anni e che non si sarebbe potuta coordinare e portare a termine senza il supporto di piattaforme Cloud per la condivisione e la collaborazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.