La valutazione della suscettibilità al dissesto rimane uno degli approcci più utilizzanti e più efficaci per l'analisi della pericolosità da frana. Come noto, la correlazione tra il fenomeno fisico ed i fattori predisponenti sulla base degli eventi accaduti in passato è il punto chiave di tale analisi. I metodi statistici, uniti con le tecnologie GIS, si sono rilevati in questi anni tra gli strumenti più idonei e più efficaci per la valutazione e la modellazione di tale correlazione. Tuttavia, questi metodi richiedono spesso ipotesi restrittive circa la distribuzione statistica dei dati che spesso non vengono rispettate. Per tale motivo si sono anche sviluppate metodologie alternative basate sull’utilizzo delle Reti Neurali che hanno mostrato risultati migliori in termini di bontà del modello. Le problematiche connesse all’utilizzo di tali modelli sono legate alla definizione dell’architettura della rete, delle funzioni di interconnessione, nonché alla scelta del dataset per la fase di apprendimento. Nel presente lavoro è stata affrontata in particolar modo l’ultima problematica, applicando la metodologia su un piccolo bacino situato nella Sicilia orientale, dove una serie di eventi storici sono stati documentati nel corso degli anni e per il quale esistono già delle mappe di suscettibilità derivate con altri metodi.
Reti Neurali per la Realizzazione di Mappe di Suscettibilità per il Rischio Frana
ARNONE, Elisa;
2012-01-01
Abstract
La valutazione della suscettibilità al dissesto rimane uno degli approcci più utilizzanti e più efficaci per l'analisi della pericolosità da frana. Come noto, la correlazione tra il fenomeno fisico ed i fattori predisponenti sulla base degli eventi accaduti in passato è il punto chiave di tale analisi. I metodi statistici, uniti con le tecnologie GIS, si sono rilevati in questi anni tra gli strumenti più idonei e più efficaci per la valutazione e la modellazione di tale correlazione. Tuttavia, questi metodi richiedono spesso ipotesi restrittive circa la distribuzione statistica dei dati che spesso non vengono rispettate. Per tale motivo si sono anche sviluppate metodologie alternative basate sull’utilizzo delle Reti Neurali che hanno mostrato risultati migliori in termini di bontà del modello. Le problematiche connesse all’utilizzo di tali modelli sono legate alla definizione dell’architettura della rete, delle funzioni di interconnessione, nonché alla scelta del dataset per la fase di apprendimento. Nel presente lavoro è stata affrontata in particolar modo l’ultima problematica, applicando la metodologia su un piccolo bacino situato nella Sicilia orientale, dove una serie di eventi storici sono stati documentati nel corso degli anni e per il quale esistono già delle mappe di suscettibilità derivate con altri metodi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Arnone_et_al_IDRA2012.pdf
non disponibili
Dimensione
833.43 kB
Formato
Adobe PDF
|
833.43 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.