I due saggi che qui si possono leggere sono dedicati a fatti che riguardano all’incirca un quinquennio di storia italiana, dal 1974 al 1978. I protagonisti di queste due storie erano intellettuali (Pier Paolo Pasolini), artisti (Andy Warhol e il suo circo), galleristi e critici d’arte rampanti (Luciano Anselmino, Achille Bonito Oliva), gruppi rock di fortune diseguali (dai Rolling Stones ai Gaznevada agli Skiantos). Sullo sfondo di volta in volta c’era un pubblico, una massa, dei giovani, delle “idee”. A volte queste cose coincisero, o si provò a farle coincidere, a volte no. La prima vicenda riguarda una potenzialità inespressa. La seconda vicenda riguarda invece l’espressione di un’impotenza. In comune, le due storie dimostrano un’atrofia dei mezzi a fronte di una ipertrofia dei fini. Fanno venire in mente quanto una volta scrisse Paul Ricoeur: “Nous ressentons toujours plus vivement la contradiction entre la rationalité croissante de nos moyens et la rationalité évanouissante de nos bouts” (Tache de l’éducation politique, in “Esprit”, giugno-luglio 1965, p. 62).

Pasolini Warhol 1975

Del Puppo, Alessandro
2019-01-01

Abstract

I due saggi che qui si possono leggere sono dedicati a fatti che riguardano all’incirca un quinquennio di storia italiana, dal 1974 al 1978. I protagonisti di queste due storie erano intellettuali (Pier Paolo Pasolini), artisti (Andy Warhol e il suo circo), galleristi e critici d’arte rampanti (Luciano Anselmino, Achille Bonito Oliva), gruppi rock di fortune diseguali (dai Rolling Stones ai Gaznevada agli Skiantos). Sullo sfondo di volta in volta c’era un pubblico, una massa, dei giovani, delle “idee”. A volte queste cose coincisero, o si provò a farle coincidere, a volte no. La prima vicenda riguarda una potenzialità inespressa. La seconda vicenda riguarda invece l’espressione di un’impotenza. In comune, le due storie dimostrano un’atrofia dei mezzi a fronte di una ipertrofia dei fini. Fanno venire in mente quanto una volta scrisse Paul Ricoeur: “Nous ressentons toujours plus vivement la contradiction entre la rationalité croissante de nos moyens et la rationalité évanouissante de nos bouts” (Tache de l’éducation politique, in “Esprit”, giugno-luglio 1965, p. 62).
2019
9788857563206
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