Il saggio mostra come alla radice della concezione dell’esperienza giuridica riscontrabile negli scritti di Francesco Gentile vi sia la meditazione condotta dal padre, Marino, sulla trattazione aristotelica dell’esperienza quale si rinviene nel I libro della Metafisica. In particolare, nel saggio si rende evidente che nella concezione francesco-gentiliana dell’esperienza giuridica si possano rinvenire alcune delle caratteristiche fondamentali individuate da Marino Gentile come tipiche dell’esperienza in quanto tale: razionalità, problematicità e unitarietà, ma anche processualità, fluidità, mediazione, interconnessione di soggettività e oggettività, infine conoscitività, sono tutte caratteristiche che Francesco Gentile riscontra nell’esperienza giuridica e che egli deriva, ultimamente, per il tramite dell’interpretazione paterna, dal primo libro della Metafisica di Aristotele. In questa prospettiva, in quanto venga intesa nella sua natura intrinsecamente problematica, e se ne colga quindi l’orientamento genuinamente metafisico, l’esperienza giuridica si rivela un formidabile strumento critico, funzionale al superamento di ogni dogmatismo e all’attivazione di un’autentica ricerca dialettica in tutti i campi della vita del diritto. Si manifesta anzi in tal modo il suo carattere originariamente filosofico.
Alle fonti della concezione dell'esperienza giuridica nel pensiero di Francesco Gentile. La nozione aristotelica di esperienza nell'interpretazione di Marino Gentile
Elvio Ancona
2021-01-01
Abstract
Il saggio mostra come alla radice della concezione dell’esperienza giuridica riscontrabile negli scritti di Francesco Gentile vi sia la meditazione condotta dal padre, Marino, sulla trattazione aristotelica dell’esperienza quale si rinviene nel I libro della Metafisica. In particolare, nel saggio si rende evidente che nella concezione francesco-gentiliana dell’esperienza giuridica si possano rinvenire alcune delle caratteristiche fondamentali individuate da Marino Gentile come tipiche dell’esperienza in quanto tale: razionalità, problematicità e unitarietà, ma anche processualità, fluidità, mediazione, interconnessione di soggettività e oggettività, infine conoscitività, sono tutte caratteristiche che Francesco Gentile riscontra nell’esperienza giuridica e che egli deriva, ultimamente, per il tramite dell’interpretazione paterna, dal primo libro della Metafisica di Aristotele. In questa prospettiva, in quanto venga intesa nella sua natura intrinsecamente problematica, e se ne colga quindi l’orientamento genuinamente metafisico, l’esperienza giuridica si rivela un formidabile strumento critico, funzionale al superamento di ogni dogmatismo e all’attivazione di un’autentica ricerca dialettica in tutti i campi della vita del diritto. Si manifesta anzi in tal modo il suo carattere originariamente filosofico.File | Dimensione | Formato | |
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