Il volume presenta la schedatura e lo studio dei rivestimenti pittorici della Regio X, corrispondente agli odierni territori del Veneto, del Trentino-Alto Adige, del Friuli-Venezia Giulia, ai quali si aggiungono a ovest una parte della Lombardia e a est la penisola dell’Istria, inserendosi in un più ampio progetto denominato TECT, nato dall’esigenza di catalogare le attestazioni pittoriche della Cisalpina e successivamente esteso all’area centroitalica e vesuviana. Muovendosi all’interno di un panorama caratterizzato da un’estrema frammentarietà delle attestazioni, l’Autrice raccoglie quasi mille occorrenze proponendo un’indagine ad ampio spettro, sia di natura archeologica che tecnica e storico-artistica. Partendo dalla presentazione dei contesti, di cui le pitture contribuiscono a definire la storia e la funzione, lo studio si snoda attraverso l’indagine degli aspetti più propriamente tecnici e stilistici, con una proposta di classificazione dei sistemi decorativi volta a ricostruire le specificità della produzione del territorio, di cui vengono evidenziati sia i caratteri di originalità che quelli che testimoniano stretti rapporti con altre aree geografiche, nello specifico con l’area centroitalica, imprescindibile termine di confronto per abbondanza di documentazione, ma anche con le aree limitrofe transalpine e altoadriatiche. Lo studio del repertorio figurato, per il quale è supposta l’attività di maestranze specializzate, i cosiddetti pictores imaginarii, inquadra inoltre in modo più definito la tradizione decorativa della regione nel panorama della pittura romana, all’interno del quale la Regio X si rivela promotrice di un’arte pittorica degna di nota.

Pittura romana nella Regio X. Contesti e sistemi decorativi

Alessandra Didonè
2020-01-01

Abstract

Il volume presenta la schedatura e lo studio dei rivestimenti pittorici della Regio X, corrispondente agli odierni territori del Veneto, del Trentino-Alto Adige, del Friuli-Venezia Giulia, ai quali si aggiungono a ovest una parte della Lombardia e a est la penisola dell’Istria, inserendosi in un più ampio progetto denominato TECT, nato dall’esigenza di catalogare le attestazioni pittoriche della Cisalpina e successivamente esteso all’area centroitalica e vesuviana. Muovendosi all’interno di un panorama caratterizzato da un’estrema frammentarietà delle attestazioni, l’Autrice raccoglie quasi mille occorrenze proponendo un’indagine ad ampio spettro, sia di natura archeologica che tecnica e storico-artistica. Partendo dalla presentazione dei contesti, di cui le pitture contribuiscono a definire la storia e la funzione, lo studio si snoda attraverso l’indagine degli aspetti più propriamente tecnici e stilistici, con una proposta di classificazione dei sistemi decorativi volta a ricostruire le specificità della produzione del territorio, di cui vengono evidenziati sia i caratteri di originalità che quelli che testimoniano stretti rapporti con altre aree geografiche, nello specifico con l’area centroitalica, imprescindibile termine di confronto per abbondanza di documentazione, ma anche con le aree limitrofe transalpine e altoadriatiche. Lo studio del repertorio figurato, per il quale è supposta l’attività di maestranze specializzate, i cosiddetti pictores imaginarii, inquadra inoltre in modo più definito la tradizione decorativa della regione nel panorama della pittura romana, all’interno del quale la Regio X si rivela promotrice di un’arte pittorica degna di nota.
2020
978-88-6938-219-2
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