Il saggio vuole indagare il ruolo assunto nel romanzo di D’Annunzio dalla psicologia sperimentale dell’Ottocento, con particolare riguardo alle riflessioni di Théodule Ribot sulle malattie della memoria e le malattie della personalità. Non si tratta di una ricezione meccanica, bensì della traduzione, nella scrittura, di quella che si configura come un dialogo alla pari con la scienza, autorizzato dalla conoscenza di prima mano, profonda e consapevole, delle teorie psicologiche prefreudiane sulla realtà mutevole della coscienza.

Stati della coscienza: D'Annunzio e il romanzo della personalità

Contarini, Silvia
2021-01-01

Abstract

Il saggio vuole indagare il ruolo assunto nel romanzo di D’Annunzio dalla psicologia sperimentale dell’Ottocento, con particolare riguardo alle riflessioni di Théodule Ribot sulle malattie della memoria e le malattie della personalità. Non si tratta di una ricezione meccanica, bensì della traduzione, nella scrittura, di quella che si configura come un dialogo alla pari con la scienza, autorizzato dalla conoscenza di prima mano, profonda e consapevole, delle teorie psicologiche prefreudiane sulla realtà mutevole della coscienza.
2021
978-88-98367-55-9
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