Sono trascorsi sessanta anni da quando le ricche raccolte di arte medievale e moderna, fino ad allora conservate nel Museo Nazionale di Palermo nella ex Casa dei Padri Filippini all’Olivella, sono state trasferite a Palazzo Abatellis, il magnifico edificio tardo quattrocentesco situato in via Alloro, nel cuore della Kalsa, restaurato dopo i gravissimi danni subìti per i bombardamenti del 1943. Dalla data di inaugurazione, 23 giugno 1954, la “Galleria Nazionale della Sicilia”, grazie anche al raffinatissimo allestimento di Carlo Scarpa, si è proposta come il più importante e prestigioso museo di arte medievale e moderna dell’isola.Il libro raccoglie i testi, arricchiti da un sontuoso corredo di illustrazioni per lo più inedite, di un ciclo di conferenze di autorevoli studiosi, che hanno affrontato i molteplici aspetti legati alla storia del palazzo e delle collezioni ripercorrendo il lungo cammino dell’Istituto, segnato nel corso dei decenni da restauri, studi e ricerche sui materiali, mostre, scambi con altre istituzioni culturali.
Carlo Scarpa a Palazzo Abatellis
Matteo IannelloPrimo
2015-01-01
Abstract
Sono trascorsi sessanta anni da quando le ricche raccolte di arte medievale e moderna, fino ad allora conservate nel Museo Nazionale di Palermo nella ex Casa dei Padri Filippini all’Olivella, sono state trasferite a Palazzo Abatellis, il magnifico edificio tardo quattrocentesco situato in via Alloro, nel cuore della Kalsa, restaurato dopo i gravissimi danni subìti per i bombardamenti del 1943. Dalla data di inaugurazione, 23 giugno 1954, la “Galleria Nazionale della Sicilia”, grazie anche al raffinatissimo allestimento di Carlo Scarpa, si è proposta come il più importante e prestigioso museo di arte medievale e moderna dell’isola.Il libro raccoglie i testi, arricchiti da un sontuoso corredo di illustrazioni per lo più inedite, di un ciclo di conferenze di autorevoli studiosi, che hanno affrontato i molteplici aspetti legati alla storia del palazzo e delle collezioni ripercorrendo il lungo cammino dell’Istituto, segnato nel corso dei decenni da restauri, studi e ricerche sui materiali, mostre, scambi con altre istituzioni culturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.