I luoghi della memoria della Grande guerra disvelano un’inusitata attualità in quanto testi-testimoni di una geometria interpretativa del passato, oggi rielaborato in chiave trans-nazionale e trans-culturale. Le riflessioni contenute nel volume, rovesciando l’usuale ottica analitica, si focalizzano su quegli attori che rappresentano lo snodo cruciale fra la memoria custodita nello spazio e l’eterogenea tipologia di visitatori che essa attrae, vale a dire le guide turistiche. Infatti, la fruizione dei paesaggi della memoria si struttura in larga misura sulla narrazione, ispirata idealmente all’appello di non dimenticare, cui si affianca la composita coesistenza di aspettative ed interessi nel turista. La novità risiede dunque nel tentativo di decodificare organicamente le azioni del raccontare, restituire e “far immaginare” da parte di soggetti professionalmente e volontaristicamente coinvolti nella trasmissione del passato dei luoghi, privilegiando le loro visioni, percezioni e consapevolezze. Concentrandosi sulle polisemiche relazioni fra luogo della memoria e turismo della memoria, emergono pure delle riflessioni d’ordine etico-morale che sottendono l’equilibrio tra esigenze di sfruttamento economico del sito di memoria e il rispetto che esso richiede, richiamando concetti come diritto alla/dovere della memoria, nonché la responsabilità di selezionare, includere o escludere, ripristinare o distruggere (sia a livello materiale che intellettuale) aspetti del passato.

Visitare il passato. Il turismo della memoria della Grande guerra nel Friuli Venezia Giulia

Pocecco Antonella
Primo
;
2021-01-01

Abstract

I luoghi della memoria della Grande guerra disvelano un’inusitata attualità in quanto testi-testimoni di una geometria interpretativa del passato, oggi rielaborato in chiave trans-nazionale e trans-culturale. Le riflessioni contenute nel volume, rovesciando l’usuale ottica analitica, si focalizzano su quegli attori che rappresentano lo snodo cruciale fra la memoria custodita nello spazio e l’eterogenea tipologia di visitatori che essa attrae, vale a dire le guide turistiche. Infatti, la fruizione dei paesaggi della memoria si struttura in larga misura sulla narrazione, ispirata idealmente all’appello di non dimenticare, cui si affianca la composita coesistenza di aspettative ed interessi nel turista. La novità risiede dunque nel tentativo di decodificare organicamente le azioni del raccontare, restituire e “far immaginare” da parte di soggetti professionalmente e volontaristicamente coinvolti nella trasmissione del passato dei luoghi, privilegiando le loro visioni, percezioni e consapevolezze. Concentrandosi sulle polisemiche relazioni fra luogo della memoria e turismo della memoria, emergono pure delle riflessioni d’ordine etico-morale che sottendono l’equilibrio tra esigenze di sfruttamento economico del sito di memoria e il rispetto che esso richiede, richiamando concetti come diritto alla/dovere della memoria, nonché la responsabilità di selezionare, includere o escludere, ripristinare o distruggere (sia a livello materiale che intellettuale) aspetti del passato.
2021
978-88-351-2048-3
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