La Grande Guerra è stato evento che ha profondamente modificato l’assetto del territorio del nord Italia e segnato la storia personale e collettiva delle sue popolazioni. Le memorie di quegli eventi, sempre più distanti, si mescolano con quelle delle tradizioni precedenti alla guerra, ma anche con le pratiche attuali di utilizzo a fini turistici che ci mostrano immagini di luoghi pacificati in cui si vanno perdendo le tracce di quella storia. Territori scarsamente popolati e infrastrutturati in pochissimi anni necessitarono di ingenti sforzi per adeguarli alle mutate necessità di trasporto di uomini, merci o artiglierie, e la costruzione di un imponente sistema di difese e l’organizzazione di un'estesa rete infrastrutturale costituì l'inizio di quella trasformazione del territorio i cui resti materiali appaiono spesso oggi in tutta la loro evidenza. Riscoprire quelle tracce, e leggere il paesaggio di oggi come "testimonianza" ponendo l'accento sulla percezione del mutamento dei luoghi, può costituire uno degli elementi per una nuova e più attenta valorizzazione dei luoghi a partire dalla conoscenza della storia del nostro tempo. La ricerca indaga se, e quanto, la memoria tangibile della Grande Guerra abbia rappresentato e rappresenti ancor oggi sul territorio un tessuto di forme e di opere leggibili, e propone il riutilizzo a fini turistici di quell’estesa rete di infrastrutture, più o meno utilizzate o abbandonate. Il lavoro, svolto nelle zone del Monte Grappa e del Montello in collaborazione con la Regione del Veneto e il Comune di Montebelluna, si concentra sulla 'costruzione' di itinerari che si inseriscono all'interno delle ricerche e attività sviluppate in occasione del Centenario della Grande Guerra e che saranno implementate all'interno del Memoriale di Montebelluna che costituirà punto di partenza per gli itinerari sul territorio veneto.

Tracce della Grande Guerra e letture di paesaggi per la promozione turistica del territorio veneto

C. Pirina
2017-01-01

Abstract

La Grande Guerra è stato evento che ha profondamente modificato l’assetto del territorio del nord Italia e segnato la storia personale e collettiva delle sue popolazioni. Le memorie di quegli eventi, sempre più distanti, si mescolano con quelle delle tradizioni precedenti alla guerra, ma anche con le pratiche attuali di utilizzo a fini turistici che ci mostrano immagini di luoghi pacificati in cui si vanno perdendo le tracce di quella storia. Territori scarsamente popolati e infrastrutturati in pochissimi anni necessitarono di ingenti sforzi per adeguarli alle mutate necessità di trasporto di uomini, merci o artiglierie, e la costruzione di un imponente sistema di difese e l’organizzazione di un'estesa rete infrastrutturale costituì l'inizio di quella trasformazione del territorio i cui resti materiali appaiono spesso oggi in tutta la loro evidenza. Riscoprire quelle tracce, e leggere il paesaggio di oggi come "testimonianza" ponendo l'accento sulla percezione del mutamento dei luoghi, può costituire uno degli elementi per una nuova e più attenta valorizzazione dei luoghi a partire dalla conoscenza della storia del nostro tempo. La ricerca indaga se, e quanto, la memoria tangibile della Grande Guerra abbia rappresentato e rappresenti ancor oggi sul territorio un tessuto di forme e di opere leggibili, e propone il riutilizzo a fini turistici di quell’estesa rete di infrastrutture, più o meno utilizzate o abbandonate. Il lavoro, svolto nelle zone del Monte Grappa e del Montello in collaborazione con la Regione del Veneto e il Comune di Montebelluna, si concentra sulla 'costruzione' di itinerari che si inseriscono all'interno delle ricerche e attività sviluppate in occasione del Centenario della Grande Guerra e che saranno implementate all'interno del Memoriale di Montebelluna che costituirà punto di partenza per gli itinerari sul territorio veneto.
2017
978-88-99930-02-8
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