Parafrasando le famose parole di Vitruvio nel De Arquitectura, Miguel Fisac segnala tre fattori che, utilizzati secondo una gerarchia e un ordine precisi, garantiscono il raggiungimento di un'architettura lontana dalla "frivolezza formale di carattere scultoreo o pittorico" : l'utile, il tecnicamente possibile e il bello . Sono questi, a suo parere, gli elementi in grado di offrire risposte alle istanze della contemporaneità e di contribuire alla definizione di forme e regole capaci di interrogarsi sul senso profondo della disciplina architettonica. Quelle regole che, per l'architetto spagnolo, costituiranno motivo di indagine per l'intero corso della sua carriera, durante la quale sarà, infatti, impegnato nella ricerca di "forme autenticamente architettoniche" indagate a partire dalle possibilità offerte dal calcestruzzo armato. Il suo interesse per questo materiale risiede nella caratteristica di "materiale pastoso realizzato con stampi" , conveniente per forme strutturali, ma anche per la delimitazione dello spazio. Gli esiti della ricerca non porteranno tuttavia a interpretare la sua qualità fluida in forme geometricamente 'organiche' come nel caso di alcuni architetti, a lui contemporanei, con i quali condivide premesse e riflessioni. Il suo obiettivo sarà infatti il raggiungimento di equilibrio ed euritmia attraverso la scomposizione delle forme architettoniche in elementi 'semplici'. Sviluppando un processo che può essere inteso come un'unica grande opera declinata attraverso specifici esempi, la sua ricerca si concentrerà, quasi ossessivamente, sulla definizione di una nuova poetica del calcestruzzo a partire dal progetto di una serie di elementi  una sorta di vocabolario di termini  che, con 'infinite' variazioni, comporranno i suoi edifici. L'incessante affinamento e decantazione delle forme di strutture, tamponamenti, spazi e soluzioni costruttive sarà il metodo utilizzato per il progetto di una serie di moduli prefabbricati da lui brevettati . Dall'assemblaggio e dalla ripetizione di tali elementi otterrà edifici in cui la costruzione di un ritmo, la soppressione dell'ornamento e la sperimentazione sulla variazione costituiranno gli ingredienti base per il progetto. La ricerca di scomposizione in elementi e di rigorosa applicazione di un metodo che considera "i problemi dell'architettura come lavori in cui lo spazio, la struttura, gli impianti, i materiali e le funzioni formano un insieme solidamente strutturato" viene indagata in alcune opere dell'architetto spagnolo.

Miguel Fisac e la ricerca della sencillez

C. Pirina
2017-01-01

Abstract

Parafrasando le famose parole di Vitruvio nel De Arquitectura, Miguel Fisac segnala tre fattori che, utilizzati secondo una gerarchia e un ordine precisi, garantiscono il raggiungimento di un'architettura lontana dalla "frivolezza formale di carattere scultoreo o pittorico" : l'utile, il tecnicamente possibile e il bello . Sono questi, a suo parere, gli elementi in grado di offrire risposte alle istanze della contemporaneità e di contribuire alla definizione di forme e regole capaci di interrogarsi sul senso profondo della disciplina architettonica. Quelle regole che, per l'architetto spagnolo, costituiranno motivo di indagine per l'intero corso della sua carriera, durante la quale sarà, infatti, impegnato nella ricerca di "forme autenticamente architettoniche" indagate a partire dalle possibilità offerte dal calcestruzzo armato. Il suo interesse per questo materiale risiede nella caratteristica di "materiale pastoso realizzato con stampi" , conveniente per forme strutturali, ma anche per la delimitazione dello spazio. Gli esiti della ricerca non porteranno tuttavia a interpretare la sua qualità fluida in forme geometricamente 'organiche' come nel caso di alcuni architetti, a lui contemporanei, con i quali condivide premesse e riflessioni. Il suo obiettivo sarà infatti il raggiungimento di equilibrio ed euritmia attraverso la scomposizione delle forme architettoniche in elementi 'semplici'. Sviluppando un processo che può essere inteso come un'unica grande opera declinata attraverso specifici esempi, la sua ricerca si concentrerà, quasi ossessivamente, sulla definizione di una nuova poetica del calcestruzzo a partire dal progetto di una serie di elementi  una sorta di vocabolario di termini  che, con 'infinite' variazioni, comporranno i suoi edifici. L'incessante affinamento e decantazione delle forme di strutture, tamponamenti, spazi e soluzioni costruttive sarà il metodo utilizzato per il progetto di una serie di moduli prefabbricati da lui brevettati . Dall'assemblaggio e dalla ripetizione di tali elementi otterrà edifici in cui la costruzione di un ritmo, la soppressione dell'ornamento e la sperimentazione sulla variazione costituiranno gli ingredienti base per il progetto. La ricerca di scomposizione in elementi e di rigorosa applicazione di un metodo che considera "i problemi dell'architettura come lavori in cui lo spazio, la struttura, gli impianti, i materiali e le funzioni formano un insieme solidamente strutturato" viene indagata in alcune opere dell'architetto spagnolo.
2017
978-88-85446-04-5
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