Elsa de’ Giorgi è stata un’attrice cinematografica celebre negli anni Trenta; negli anni Quaranta ha lasciato il cinema per il teatro e dal dopoguerra fino agli anni Novanta ha lavorato come regista teatrale, saggista, scultrice e scrittrice, pubblicando tra le altre cose tre memoir dedicati al mondo del cinema e degli intellettuali. Il volume, coniugando studi di genere, microstoria, approccio culturalista, analisi della mentalità e dei discorsi, ricostruisce in primo luogo la carriera cinematografica di Elsa de’ Giorgi (mentre sullo sfondo prende forma un ragionamento sul cinema degli anni Trenta); in secondo luogo si interroga sui casi mediatici che hanno visto coinvolta Elsa de Giorgi, analizzando i discorsi pubblici, le forme di narrazione e contro-narrazione dissonanti o antagoniste, interpretandoli alla luce della crisi del ceto intellettuale italiano, impegnato da una parte a fronteggiare il trauma del fascismo e dall’altra il crescente protagonismo della cultura di massa; in terzo luogo il volume si focalizza sulle memorie cine-autobiografiche di Elsa de’ Giorgi in quanto indici documentali e manifestazioni di una soggettività nella sua volontà di esprimersi, interrogarsi e affermarsi; il capitolo si sforza di piegare il tema dell’autobiografia sul versante artistico e in termini di gender, guardando sia alle teorie femministe, postcoloniali e postmoderne, sia alle teoriche francesi attente ai rapporti tra soggettività e scrittura.
Elsa de' Giorgi. Storia, discorsi e memorie del cinema
M. Comand
2022-01-01
Abstract
Elsa de’ Giorgi è stata un’attrice cinematografica celebre negli anni Trenta; negli anni Quaranta ha lasciato il cinema per il teatro e dal dopoguerra fino agli anni Novanta ha lavorato come regista teatrale, saggista, scultrice e scrittrice, pubblicando tra le altre cose tre memoir dedicati al mondo del cinema e degli intellettuali. Il volume, coniugando studi di genere, microstoria, approccio culturalista, analisi della mentalità e dei discorsi, ricostruisce in primo luogo la carriera cinematografica di Elsa de’ Giorgi (mentre sullo sfondo prende forma un ragionamento sul cinema degli anni Trenta); in secondo luogo si interroga sui casi mediatici che hanno visto coinvolta Elsa de Giorgi, analizzando i discorsi pubblici, le forme di narrazione e contro-narrazione dissonanti o antagoniste, interpretandoli alla luce della crisi del ceto intellettuale italiano, impegnato da una parte a fronteggiare il trauma del fascismo e dall’altra il crescente protagonismo della cultura di massa; in terzo luogo il volume si focalizza sulle memorie cine-autobiografiche di Elsa de’ Giorgi in quanto indici documentali e manifestazioni di una soggettività nella sua volontà di esprimersi, interrogarsi e affermarsi; il capitolo si sforza di piegare il tema dell’autobiografia sul versante artistico e in termini di gender, guardando sia alle teorie femministe, postcoloniali e postmoderne, sia alle teoriche francesi attente ai rapporti tra soggettività e scrittura.File | Dimensione | Formato | |
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