Nel maggio 1971 la casa editrice Sciascia di Caltanissetta dà alle stampe il volume Palermo Liberty con testo di Gianni Pirrone e fotografie di Ferdinando Scianna. Si tratta di una prima messa a punto di quel vasto e complesso panorama artistico e architettonico che, come ha scritto Leonardo Sciascia, ha fatto di Palermo una città essenzialmente Liberty, quasi una piccola capitale dell’art nouveau. Attraverso l’analisi del rapporto fotografia-città – nel connubio tra l’analisi storico-critica di Pirrone e l’atlante fotografico redatto da Ferdinando Scianna – il presente contributo tende a restituire quel processo che ha portato, dopo lungo oblio, ad una rivalutazione critica di quella “ricerca del nuovo” che proprio in Sicilia "rifiutando dell’Art Nouveau l’immagine naturalistica e sensuale, ne andava trasponendo le cadenze in un oggetto-strumento e cioè nell’architettura e nell’arredamento". La lettura e la riproposizione di un ambiente urbano tanto presente nel quotidiano andare collettivo, quanto così fragile, tenta di documentare, salvandolo dalla “dispersione”, un patrimonio architettonico, allora tutto da scoprire, capace di restituire non soltanto l’immagine culturale di una città ma, cosa assai più importante, la sua storia e la sua identità.

Gianni Pirrone e Ferdinando Scianna: Palermo Liberty analisi storica e lettura critica

Matteo Iannello
2020-01-01

Abstract

Nel maggio 1971 la casa editrice Sciascia di Caltanissetta dà alle stampe il volume Palermo Liberty con testo di Gianni Pirrone e fotografie di Ferdinando Scianna. Si tratta di una prima messa a punto di quel vasto e complesso panorama artistico e architettonico che, come ha scritto Leonardo Sciascia, ha fatto di Palermo una città essenzialmente Liberty, quasi una piccola capitale dell’art nouveau. Attraverso l’analisi del rapporto fotografia-città – nel connubio tra l’analisi storico-critica di Pirrone e l’atlante fotografico redatto da Ferdinando Scianna – il presente contributo tende a restituire quel processo che ha portato, dopo lungo oblio, ad una rivalutazione critica di quella “ricerca del nuovo” che proprio in Sicilia "rifiutando dell’Art Nouveau l’immagine naturalistica e sensuale, ne andava trasponendo le cadenze in un oggetto-strumento e cioè nell’architettura e nell’arredamento". La lettura e la riproposizione di un ambiente urbano tanto presente nel quotidiano andare collettivo, quanto così fragile, tenta di documentare, salvandolo dalla “dispersione”, un patrimonio architettonico, allora tutto da scoprire, capace di restituire non soltanto l’immagine culturale di una città ma, cosa assai più importante, la sua storia e la sua identità.
2020
978-88-31277-01-3
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1240944
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact