Questo volume offre una dettagliata panoramica della morfologia verbale delle lingue bantu in una prospettiva tipologica. Questa famiglia linguistica presenta una morfologia verbale agglutinante con un alto livello di composizionalità produttiva e rappresenta il banco di prova ideale per i principali lavori sull’ordine sequenziale delle marche affissali nel verbo. Dopo avere introdotto i concetti chiave per la sua analisi e avere proposto una panoramica della famiglia linguistica bantu nel suo complesso, l’autore passa a descrivere il template verbale delle lingue bantu, in una prospettiva sia sincronica sia diacronica. L’analisi del template del verbo bantu ha rivelato la diversa natura delle catene di morfemi ai due lati della radice verbale. Sul lato sinistro della radice verbale l’ordine delle marche di accordo con l’oggetto sembra più sensibile a fattori semantici e composizionali, mentre sul lato destro del verbo l’ordine di alcuni estensori (soprattutto di quelli che modificano la valenza del verbo), tanto più antico, si spiega meglio sulla base di considerazioni diacroniche, e non sembra rispondere a motivazioni di tipo sintattico e neanche di tipo semantico. Questo lavoro ha lo scopo di dimostrare ancora una volta come non sia opportuno partire da nozioni tipologiche astratte, analizzando lingue avulse dal proprio contesto di derivazione genetica per addivenire a delle generalizzazioni di sapore quasi universalistico sull’ordine degli affissi. È invece opportuno studiare i diversi sistemi linguistici nel quadro della loro famiglia, in modo da potere discernere con meno difficoltà l’aspetto ereditato, la componente innovativa e gli elementi che si possono spiegare solo con meccanismi produttivi in sincronia.

Un approccio tipologico all'ordine degli affissi. Il contributo della morfologia verbale delle lingue bantu

Sidraschi, Diego
2022-01-01

Abstract

Questo volume offre una dettagliata panoramica della morfologia verbale delle lingue bantu in una prospettiva tipologica. Questa famiglia linguistica presenta una morfologia verbale agglutinante con un alto livello di composizionalità produttiva e rappresenta il banco di prova ideale per i principali lavori sull’ordine sequenziale delle marche affissali nel verbo. Dopo avere introdotto i concetti chiave per la sua analisi e avere proposto una panoramica della famiglia linguistica bantu nel suo complesso, l’autore passa a descrivere il template verbale delle lingue bantu, in una prospettiva sia sincronica sia diacronica. L’analisi del template del verbo bantu ha rivelato la diversa natura delle catene di morfemi ai due lati della radice verbale. Sul lato sinistro della radice verbale l’ordine delle marche di accordo con l’oggetto sembra più sensibile a fattori semantici e composizionali, mentre sul lato destro del verbo l’ordine di alcuni estensori (soprattutto di quelli che modificano la valenza del verbo), tanto più antico, si spiega meglio sulla base di considerazioni diacroniche, e non sembra rispondere a motivazioni di tipo sintattico e neanche di tipo semantico. Questo lavoro ha lo scopo di dimostrare ancora una volta come non sia opportuno partire da nozioni tipologiche astratte, analizzando lingue avulse dal proprio contesto di derivazione genetica per addivenire a delle generalizzazioni di sapore quasi universalistico sull’ordine degli affissi. È invece opportuno studiare i diversi sistemi linguistici nel quadro della loro famiglia, in modo da potere discernere con meno difficoltà l’aspetto ereditato, la componente innovativa e gli elementi che si possono spiegare solo con meccanismi produttivi in sincronia.
2022
9788836133048
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