Questo saggio offre una nuova lettura dell’uso e delle trasformazioni di due tra le principali arterie della Roma medievale, la via Lata e la via Maior, nei secoli XII-XIV. I dati finora noti inducevano a supporre che nel XII secolo la via Lata fosse mantenuta in buone condizioni solo fino all’altezza di S. Lorenzo in Lucina. L’identificazione di fonti inedite ci consente di aggiungere all’ampio “programma” urbanistico di Pasquale II (1099-1118) la costruzione di S. Maria del Popolo, presso Porta Flaminia, rivelando che l’attenzione del pontefice si estese ben oltre l’abitato, all’estremità settentrionale della via. Il suo progetto per Roma fu dunque di respiro ben più ampio di quanto si fosse ad oggi ipotizzato. Nel caso della via Maior si propone una nuova datazione per la corsia dell’Ospedale dell’Angelo e del portico antistante, che costituiva una notevole quinta monumentale allo sbocco della via per chi giungeva al Laterano, in particolare per le processioni papali di ritorno da S. Pietro. Corsia e portico, confrontabili con strutture analoghe di XIII secolo, erano stati finora datati alla prima metà del Trecento in assenza di supporti documentari per una datazione anteriore. Un passo ad oggi trascurato nella Vita di Gregorio IX (1227-41) ci consente ora di ascrivere le due strutture al suo pontificato e di inserirle nell’ambito di una “strategia visiva” documentata anche per il Patriarchio. Si fornisce poi una spiegazione per il diverso orientamento di portico e corsia, in base a dati archeologici e documentari, ed una nuova proposta di datazione per gli affreschi sulla tamponatura degli intercolumni del portico. Si identifica inoltre, nel pontificato di Gregorio IX, forse l’unico intervento papale documentato sulle fognature di Roma. La “riqualificazione” della via Lata e la trasformazione delle strutture emergenti sulla via Maior sono inquadrate nel più ampio contesto d’uso sociale e politico delle strade, gettando nuova luce sulla storia medievale dell’Urbe.
La via Lata e la via Maior tra processioni e trasformazioni dello spazio urbano nei secoli XII-XIV: nuovi dati e nuove proposte
Claudia BolgiaPrimo
2023-01-01
Abstract
Questo saggio offre una nuova lettura dell’uso e delle trasformazioni di due tra le principali arterie della Roma medievale, la via Lata e la via Maior, nei secoli XII-XIV. I dati finora noti inducevano a supporre che nel XII secolo la via Lata fosse mantenuta in buone condizioni solo fino all’altezza di S. Lorenzo in Lucina. L’identificazione di fonti inedite ci consente di aggiungere all’ampio “programma” urbanistico di Pasquale II (1099-1118) la costruzione di S. Maria del Popolo, presso Porta Flaminia, rivelando che l’attenzione del pontefice si estese ben oltre l’abitato, all’estremità settentrionale della via. Il suo progetto per Roma fu dunque di respiro ben più ampio di quanto si fosse ad oggi ipotizzato. Nel caso della via Maior si propone una nuova datazione per la corsia dell’Ospedale dell’Angelo e del portico antistante, che costituiva una notevole quinta monumentale allo sbocco della via per chi giungeva al Laterano, in particolare per le processioni papali di ritorno da S. Pietro. Corsia e portico, confrontabili con strutture analoghe di XIII secolo, erano stati finora datati alla prima metà del Trecento in assenza di supporti documentari per una datazione anteriore. Un passo ad oggi trascurato nella Vita di Gregorio IX (1227-41) ci consente ora di ascrivere le due strutture al suo pontificato e di inserirle nell’ambito di una “strategia visiva” documentata anche per il Patriarchio. Si fornisce poi una spiegazione per il diverso orientamento di portico e corsia, in base a dati archeologici e documentari, ed una nuova proposta di datazione per gli affreschi sulla tamponatura degli intercolumni del portico. Si identifica inoltre, nel pontificato di Gregorio IX, forse l’unico intervento papale documentato sulle fognature di Roma. La “riqualificazione” della via Lata e la trasformazione delle strutture emergenti sulla via Maior sono inquadrate nel più ampio contesto d’uso sociale e politico delle strade, gettando nuova luce sulla storia medievale dell’Urbe.File | Dimensione | Formato | |
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