La scrittura nasce laddove manca la voce, "à force de se taire". Assia Djebar ci racconta, con una presa di parola ardita e furtiva, il silenzio di tante vite segrete. In un ut pictura poesis denso di significati, non ci racconta ciò che è visibile, ma, come la pittura di Delacroix, il dramma del divieto, anonimo e omnipresente, e l'azione dello sguardo e della parola rubati. Le analisi testuali dell'articolo mettono poi in luce l'accostamento della parola di Djebar alla pittura di Picasso : un inno ad una proiezione di libertà per l'universo femminile.

"En flots nourris de délivrance" : la scrittura liberatoria di Assia Djebar

Francesca Todesco
2021-01-01

Abstract

La scrittura nasce laddove manca la voce, "à force de se taire". Assia Djebar ci racconta, con una presa di parola ardita e furtiva, il silenzio di tante vite segrete. In un ut pictura poesis denso di significati, non ci racconta ciò che è visibile, ma, come la pittura di Delacroix, il dramma del divieto, anonimo e omnipresente, e l'azione dello sguardo e della parola rubati. Le analisi testuali dell'articolo mettono poi in luce l'accostamento della parola di Djebar alla pittura di Picasso : un inno ad una proiezione di libertà per l'universo femminile.
2021
9788866804185
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1263704
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