L’accessibilità e l’inclusività sono caratteristiche dello spazio architettonico che rimandano ai concetti di vivibilità, comfort, benessere, sicurezza, autonomia. Esse ci riguardano fisiologicamente e appaiono dover risultare simultaneamente nel disegno dello spazio e del movimento. La questione si mostra evidenziata nelle architetture ad uso ampliato, assumendo caratteri specifici nel caso dei piccoli musei. La dimensione contenuta, il nesso con i problemi del riuso di contenitori preesistenti, il confronto con le risorse sovente limitate, da un lato, e la vocazione civile di avamposti culturali, la preziosità specifica che custodiscono, il ruolo di condensatori e propulsori all’interno di reti a geometria variabile, dall’altro lato, fanno di queste strutture un terreno problematico e, nel mentre, fertile per il progetto. Per svilupparlo, gli strumenti del disegno connessi all’ideazione, alla conoscenza, al controllo e alla rappresentazione dello spazio architettonico, sono outils nodali. Lontani da un approccio di tipo settoriale, si sostengono le ragioni sintetiche del progetto di architettura. Che significa composizione in sintesi naturale di aspetti molteplici concorrenti, assieme, alla definizione delle occasioni progettanti lo spazio architettonico nel suo farsi fenomeno simultaneo, adeguato alla natura e, quindi, all’uomo. Il tema è approfondito attraverso un caso di studio e progetto reale di un piccolo museo.
Disegnare lo spazio e il movimento. Piccoli musei per tutti
Zecchin, L.
2023-01-01
Abstract
L’accessibilità e l’inclusività sono caratteristiche dello spazio architettonico che rimandano ai concetti di vivibilità, comfort, benessere, sicurezza, autonomia. Esse ci riguardano fisiologicamente e appaiono dover risultare simultaneamente nel disegno dello spazio e del movimento. La questione si mostra evidenziata nelle architetture ad uso ampliato, assumendo caratteri specifici nel caso dei piccoli musei. La dimensione contenuta, il nesso con i problemi del riuso di contenitori preesistenti, il confronto con le risorse sovente limitate, da un lato, e la vocazione civile di avamposti culturali, la preziosità specifica che custodiscono, il ruolo di condensatori e propulsori all’interno di reti a geometria variabile, dall’altro lato, fanno di queste strutture un terreno problematico e, nel mentre, fertile per il progetto. Per svilupparlo, gli strumenti del disegno connessi all’ideazione, alla conoscenza, al controllo e alla rappresentazione dello spazio architettonico, sono outils nodali. Lontani da un approccio di tipo settoriale, si sostengono le ragioni sintetiche del progetto di architettura. Che significa composizione in sintesi naturale di aspetti molteplici concorrenti, assieme, alla definizione delle occasioni progettanti lo spazio architettonico nel suo farsi fenomeno simultaneo, adeguato alla natura e, quindi, all’uomo. Il tema è approfondito attraverso un caso di studio e progetto reale di un piccolo museo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2023_ZECCHIN_Progettare_lo_spazio_e_il_movimento.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Creative commons
Dimensione
3.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.