Il presente contributo rappresenta un tentativo di ricostruire alcuni segmenti della vicenda professionale riguardante i membri della famiglia Calavrò Imberti in cui si contano più generazioni di dragomanni. Nella prima metà del Settecento il padre Marin e, nella seconda, i figli Cosmo e Giovanni Battista, prestarono servizio come dragomanni tra Costantinopoli e vari punti dello Stato da Mar. Anche e il terzo fratello, Marco, intraprese la carriera di giovane di lingua e suo figlio Marino avrebbe seguito le sue orme. Le carte rinvenute presso l’Archivio di stato di Zara rivelano inoltre che i due fratelli maggiori, dopo il 1797, avrebbero trascorso gli ultimi anni della propria carriera nella città dalmata al servizio della successiva amministrazione austriaca e, per il secondo, anche francese. In qualità di maestro di lingue orientali, Giovanni Battista Calavrò Imberti fu protagonista dell’ultimo tentativo di istituire una Scuola di giovani di lingua a Venezia. L’interesse della ricerca si concentra perciò sulla sua figura e sugli aspetti della sua esistenza in cui si registrano sia esperienze di successo che di disagio. Durante il lungo percorso professionale riuscì ad affermarsi come esperto interprete di lingue orientali e quindi come mediatore tra le culture e gli imperi del Mediterraneo.
SU UNA FAMIGLIA DI DRAGOMANNI VENETI NELLA SECONDA METÀ DEL SETTECENTO
dapit
2024-01-01
Abstract
Il presente contributo rappresenta un tentativo di ricostruire alcuni segmenti della vicenda professionale riguardante i membri della famiglia Calavrò Imberti in cui si contano più generazioni di dragomanni. Nella prima metà del Settecento il padre Marin e, nella seconda, i figli Cosmo e Giovanni Battista, prestarono servizio come dragomanni tra Costantinopoli e vari punti dello Stato da Mar. Anche e il terzo fratello, Marco, intraprese la carriera di giovane di lingua e suo figlio Marino avrebbe seguito le sue orme. Le carte rinvenute presso l’Archivio di stato di Zara rivelano inoltre che i due fratelli maggiori, dopo il 1797, avrebbero trascorso gli ultimi anni della propria carriera nella città dalmata al servizio della successiva amministrazione austriaca e, per il secondo, anche francese. In qualità di maestro di lingue orientali, Giovanni Battista Calavrò Imberti fu protagonista dell’ultimo tentativo di istituire una Scuola di giovani di lingua a Venezia. L’interesse della ricerca si concentra perciò sulla sua figura e sugli aspetti della sua esistenza in cui si registrano sia esperienze di successo che di disagio. Durante il lungo percorso professionale riuscì ad affermarsi come esperto interprete di lingue orientali e quindi come mediatore tra le culture e gli imperi del Mediterraneo.File | Dimensione | Formato | |
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