La Nova de miraculis disputatio (in traduzione italiana: Un nuovo dibattito sui miracoli), trattato in forma dialogica composto nel 1493 dall’umanista pordenonese Pietro Edo, documenta alcune altrimenti ignote vicende religiose del Friuli rinascimentale: cioè le pretese miracolose guarigioni che il popolo diceva accadere presso una piccola chiesa situata nei pressi di Fanna (Pordenone), identificabile con l’attuale santuario di Madonna di Strada, nonché le pratiche liturgiche alquanto eccentriche dei devoti lì accorsi. Esse hanno caratteri assai simili a quelle ritualità – testimoniate nello stesso periodo e in una contermine zona geografica –, che il musicologo Gilberto Pressacco, alla fine del secolo scorso, aveva connesso all’antica tradizione della chiesa aquileiese e alle celebrazioni estatiche dei Terapeuti descritti da Filone d’Alessandria. Edo espone con minuzia i fatti, ne soppesa la veridicità e affronta quindi la dottrina dei miracoli, assumendo quali principali riferimenti le opere di Agostino d’Ippona e di Gregorio Magno. Il tema era allora dibattuto, e alcune formulazioni dell’Edo trovano significativa corrispondenza in opere di teologi a lui contemporanei, specialmente quella di Dionigi di Rijkel (Dionigi Certosino). La Nova de miraculis disputatio testimonia dunque l’erudizione dell’autore, in controluce ne rivela le letture e, conseguentemente, la ricca biblioteca. Il testo è offerto in edizione critica (fondata su due testimoni autografi, uno custodito presso la Biblioteca Nazionale di Vienna, l’altro presso la biblioteca della John’s Hopkins University di Baltimore), è accompagnato da traduzione italiana a fronte del testo originale, nonché da un commento che ne agevola lettura e comprensione.

Pietro Edo da Pordenone, Nova de miraculis disputatio - Un nuovo dibattito sui miracoli, a cura di Matteo Venier

Matteo venier
2024-01-01

Abstract

La Nova de miraculis disputatio (in traduzione italiana: Un nuovo dibattito sui miracoli), trattato in forma dialogica composto nel 1493 dall’umanista pordenonese Pietro Edo, documenta alcune altrimenti ignote vicende religiose del Friuli rinascimentale: cioè le pretese miracolose guarigioni che il popolo diceva accadere presso una piccola chiesa situata nei pressi di Fanna (Pordenone), identificabile con l’attuale santuario di Madonna di Strada, nonché le pratiche liturgiche alquanto eccentriche dei devoti lì accorsi. Esse hanno caratteri assai simili a quelle ritualità – testimoniate nello stesso periodo e in una contermine zona geografica –, che il musicologo Gilberto Pressacco, alla fine del secolo scorso, aveva connesso all’antica tradizione della chiesa aquileiese e alle celebrazioni estatiche dei Terapeuti descritti da Filone d’Alessandria. Edo espone con minuzia i fatti, ne soppesa la veridicità e affronta quindi la dottrina dei miracoli, assumendo quali principali riferimenti le opere di Agostino d’Ippona e di Gregorio Magno. Il tema era allora dibattuto, e alcune formulazioni dell’Edo trovano significativa corrispondenza in opere di teologi a lui contemporanei, specialmente quella di Dionigi di Rijkel (Dionigi Certosino). La Nova de miraculis disputatio testimonia dunque l’erudizione dell’autore, in controluce ne rivela le letture e, conseguentemente, la ricca biblioteca. Il testo è offerto in edizione critica (fondata su due testimoni autografi, uno custodito presso la Biblioteca Nazionale di Vienna, l’altro presso la biblioteca della John’s Hopkins University di Baltimore), è accompagnato da traduzione italiana a fronte del testo originale, nonché da un commento che ne agevola lettura e comprensione.
2024
9788894588569
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
2024 Pietro Edo da Pordenone, Nova de miraculis disputatio.pdf

non disponibili

Licenza: Non pubblico
Dimensione 1.63 MB
Formato Adobe PDF
1.63 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11390/1282144
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact