Influenzato dalla psicologia e dalla fenomenologia di fine Ottocento e inizio Novecento, August Endell ripensa lo spazio fenomenico compreso tra oggetto e soggetto giungendo a teorizzare un vedere fondato sul sentimento e sull'animo di chi guarda, senza tuttavia mortificare gli elementi oggettivi dell'esperienza (materia, colore, ecc.). Ne viene un'estetica fenomenologica che non si risolve esclusivamente nelle visioni utopistiche dello Jugendstil, ma che affonda anche e allo stesso tempo nella realtà concreta e pratica delle aree produttive della 'grande città', rischiando continuamente l'estetizzazione, ma producendo anche una delle proposte più innovative di rinnovamento delle moderne metropoli.
Tra utopia e realtà: la teoria del vedere di August Endell
Simone Furlani
2024-01-01
Abstract
Influenzato dalla psicologia e dalla fenomenologia di fine Ottocento e inizio Novecento, August Endell ripensa lo spazio fenomenico compreso tra oggetto e soggetto giungendo a teorizzare un vedere fondato sul sentimento e sull'animo di chi guarda, senza tuttavia mortificare gli elementi oggettivi dell'esperienza (materia, colore, ecc.). Ne viene un'estetica fenomenologica che non si risolve esclusivamente nelle visioni utopistiche dello Jugendstil, ma che affonda anche e allo stesso tempo nella realtà concreta e pratica delle aree produttive della 'grande città', rischiando continuamente l'estetizzazione, ma producendo anche una delle proposte più innovative di rinnovamento delle moderne metropoli.File | Dimensione | Formato | |
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