Il lavoro dell'architetto come costante oscillazione tra le tentazioni del superfluo e le consuetudini del necessario, e la presa di coscienza che il superfluo ogni tanto diventa necessario, e il necessario qualche volta si sorprende superfluo. Anche nel progetto di un libro di architettura. A 16 anni dalla fondazione del loro studio a Milano – ma forti di una collaborazione ormai quasi trentennale – ne "Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra" gli architetti Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra "mettono in ordine" il loro lavoro ammettendo il disordine, costruendo un indice inaspettato di capitoli che invitano a una riflessione attenta ma permettono anche uno sguardo distratto. In tre ore oppure tre minuti, è possibile iniziare a leggere il regesto, dal fondo, oppure immergersi nei disegni e nelle fotografie dei progetti e tornare poi al saggio introduttivo, o perdersi tra i manifesti che introducono i vari capitoli. Un approccio non ordinato, simile a una passeggiata in una città mai visitata, alla scoperta di sorprese inaspettate: quello che vorrebbero succedesse anche con i loro edifici, una volta affidati alla città.
Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra / The Superfluous and the Necessary. Architectures by Barreca & La Varra
Giovanni La Varra
2024-01-01
Abstract
Il lavoro dell'architetto come costante oscillazione tra le tentazioni del superfluo e le consuetudini del necessario, e la presa di coscienza che il superfluo ogni tanto diventa necessario, e il necessario qualche volta si sorprende superfluo. Anche nel progetto di un libro di architettura. A 16 anni dalla fondazione del loro studio a Milano – ma forti di una collaborazione ormai quasi trentennale – ne "Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca & La Varra" gli architetti Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra "mettono in ordine" il loro lavoro ammettendo il disordine, costruendo un indice inaspettato di capitoli che invitano a una riflessione attenta ma permettono anche uno sguardo distratto. In tre ore oppure tre minuti, è possibile iniziare a leggere il regesto, dal fondo, oppure immergersi nei disegni e nelle fotografie dei progetti e tornare poi al saggio introduttivo, o perdersi tra i manifesti che introducono i vari capitoli. Un approccio non ordinato, simile a una passeggiata in una città mai visitata, alla scoperta di sorprese inaspettate: quello che vorrebbero succedesse anche con i loro edifici, una volta affidati alla città.File | Dimensione | Formato | |
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Barreca G., La Varra G. (2024), Il superfluo e il necessario. Architetture di Barreca e La Varra (completo).pdf
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