Il lavoro è dedicato al tema dell'ammissibilità dell'azione revocatoria rispetto alle operazioni societarie, nella prospettiva di comprendere se, e in quali termini, una disciplina, concepita per regolamentare atti di disposizione interindividuale, possa adeguarsi al contesto organizzativo societario, in cui gli interessi emergenti sono diversi da quelli sottesi ad un atto negoziale. Ritenuta la necessità di considerare non solo le conseguenze immediate della revocatoria, ma anche la successiva fase esecutiva, viene individuato un punto di contatto tra gli effetti derivanti dall’esercizio dell’actio pauliana con quelli conseguenti all’esperimento della tutela invalidatoria, la quale viene ad assumere il ruolo di criterio in base al quale poter valutare i margini di ammissibilità della prima. Un’impostazione che porta a sostenere conclusioni diverse in merito all’ammissibilità dell’azione revocatoria a seconda che l’atto pregiudizievole sia costituito da un’operazione societaria strutturale (come la scissione) oppure non strutturale (una distribuzione ai soci), e quindi all’individuazione di strumenti sostitutivi dell’actio pauliana per i casi in cui essa non possa essere esperita.
La La revocatoria delle operazioni societarie nelle S.p.A
Corazza, Francesco
2024-01-01
Abstract
Il lavoro è dedicato al tema dell'ammissibilità dell'azione revocatoria rispetto alle operazioni societarie, nella prospettiva di comprendere se, e in quali termini, una disciplina, concepita per regolamentare atti di disposizione interindividuale, possa adeguarsi al contesto organizzativo societario, in cui gli interessi emergenti sono diversi da quelli sottesi ad un atto negoziale. Ritenuta la necessità di considerare non solo le conseguenze immediate della revocatoria, ma anche la successiva fase esecutiva, viene individuato un punto di contatto tra gli effetti derivanti dall’esercizio dell’actio pauliana con quelli conseguenti all’esperimento della tutela invalidatoria, la quale viene ad assumere il ruolo di criterio in base al quale poter valutare i margini di ammissibilità della prima. Un’impostazione che porta a sostenere conclusioni diverse in merito all’ammissibilità dell’azione revocatoria a seconda che l’atto pregiudizievole sia costituito da un’operazione societaria strutturale (come la scissione) oppure non strutturale (una distribuzione ai soci), e quindi all’individuazione di strumenti sostitutivi dell’actio pauliana per i casi in cui essa non possa essere esperita.File | Dimensione | Formato | |
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