Nel 1324 la nobile veneziana Marina Volpe denunciò il marito per averla mutilata e sfigurata. Si era trattato di un atto violentissimo, difficile da nascondere, e per il quale la donna era sicuramente stata in pericolo di vita. Durante il processo fu riconosciuta la sua buona reputazione, mentre Bellino Signolo fu accusato, incarcerato e costretto a risarcire la moglie e garantirle una forma di mantenimento. 700 anni dopo le raspe della magistratura che analizzò il caso riassumono la vicenda e lasciano intravedere i contorni e i risvolti di una situazione affatto isolata, ma strabiliante per la sua attualità.
Venezia, 1324: quale giustizia per Marina Volpe?
Elisabetta Scarton
2024-01-01
Abstract
Nel 1324 la nobile veneziana Marina Volpe denunciò il marito per averla mutilata e sfigurata. Si era trattato di un atto violentissimo, difficile da nascondere, e per il quale la donna era sicuramente stata in pericolo di vita. Durante il processo fu riconosciuta la sua buona reputazione, mentre Bellino Signolo fu accusato, incarcerato e costretto a risarcire la moglie e garantirle una forma di mantenimento. 700 anni dopo le raspe della magistratura che analizzò il caso riassumono la vicenda e lasciano intravedere i contorni e i risvolti di una situazione affatto isolata, ma strabiliante per la sua attualità.File in questo prodotto:
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