La direttiva (UE) n. 2022/2041 del Parlamento e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, costituisce un nuovo tassello della dimensione sociale europea. Il contributo è diviso in due parti. La prima parte riprende i parametri della dimensione sociale europea che la direttiva indica nelle sue premesse e discute della sua controversa base giuridica, dando risalto alla volontà politica sottesa alla sua adozione. La seconda parte mette in luce l’assonanza tra i criteri di “adeguatezza” dei salari minimi posti dalla direttiva e la retribuzione sufficiente «ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa» di cui all’art. 36, comma 1, Cost. La tesi è che, pur a fronte di limiti oggettivi e ambiguità di fondo, la direttiva rappresenti un esempio di come le norme dell’Unione possano pressare l’inveramento di diritti sociali costituzionali che l’ordinamento interno oggi, per il mutamento delle condizioni storiche, istituzionali, politiche e sociali, fatica a realizzare.

La direttiva sui salari minimi adeguati e la dimensione sociale europea: usare gli strumenti dell'Unione per inverare i diritti sociali costituzionali (quando è possibile)

A. O. Cozzi
2024-01-01

Abstract

La direttiva (UE) n. 2022/2041 del Parlamento e del Consiglio del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell’Unione europea, costituisce un nuovo tassello della dimensione sociale europea. Il contributo è diviso in due parti. La prima parte riprende i parametri della dimensione sociale europea che la direttiva indica nelle sue premesse e discute della sua controversa base giuridica, dando risalto alla volontà politica sottesa alla sua adozione. La seconda parte mette in luce l’assonanza tra i criteri di “adeguatezza” dei salari minimi posti dalla direttiva e la retribuzione sufficiente «ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa» di cui all’art. 36, comma 1, Cost. La tesi è che, pur a fronte di limiti oggettivi e ambiguità di fondo, la direttiva rappresenti un esempio di come le norme dell’Unione possano pressare l’inveramento di diritti sociali costituzionali che l’ordinamento interno oggi, per il mutamento delle condizioni storiche, istituzionali, politiche e sociali, fatica a realizzare.
2024
979-12-5477-512-7
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